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Unità: Tagli alla ricerca, venerdì lavoratori in sciopero

«Bisognava assumere il tema degli investimenti in ricerca e formazione come punto fondamentale della Finanziaria - ha replicato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani - questo non è. Non riesco a darmi una spiegazione e quindi noi domani facciamo lo sciopero generale».

16/11/2006
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l'Unità

Cgil, Cisl e Uil venerdì in piazza a sostegno dello sciopero dei lavoratori pubblici del comparto ricerca e università, proclamato per protestare contro i tagli di risorse previsti dalla Finanziaria. La manifestazione (il corteo partirà alle 9.30 da piazza della Bocca della Verità per giungere in piazza Navona) sarà conclusa dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. «Per la ricerca è stato fatto quel che si poteva fare», si è difeso il ministro delle Riforme e innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais. «Credo che il contributo di questa Finanziaria per la ricerca, visto il contesto molto difficile, sia già elevato», gli ha fatto eco il responsabile delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Uno sforzo, però, che i sindacati confederali hanno giudicato insufficiente.
«Bisognava assumere il tema degli investimenti in ricerca e formazione come punto fondamentale della Finanziaria - ha replicato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani - questo non è. Non riesco a darmi una spiegazione e quindi noi domani facciamo lo sciopero generale». Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Questa Finanziaria segna una rotta contraria e rischia di portare alla marginalità e alla dequalificazione gli atenei e i centri di ricerca considerandoli non priorità da finanziare, ma solo voci di costo da comprimere e tagliare. Ridurre i fondi per la ricerca è una prospettiva inaccettabile».
E la Uil: «Il sindacato confederale è costretto a manifestare la drammaticità della situazione finanziaria degli atenei e, in particolare, degli enti pubblici di ricerca con lo sciopero generale del personale dell'università e della ricerca pubblica in programma domani». Tra gli alleati dei sindacati un ex ministro del centrosinistra, Umberto Veronesi. «La ricerca va sostenuta maggiormente. Ci deve essere uno sforzo ulteriore da parte dello Stato per aumentare i fondi», ha chiesto il direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia.
Decisamente più antigovernativo sarà invece il corteo dei sindacati di base (Cobas, Cub-Rdb, Sult, Sin-cobas) che hanno indetto lo sciopero generale di tutte le categorie contro la manovra e, in particolare, contro il trasferimento forzoso del Tfr all'Inps per le imprese con più di 50 dipendenti. Nel trasporto pubblico locale lo sciopero dei sindacati di base sarà di 4 ore (a fine turno) con articolazioni diverse da città a città (a Milano sarà dalle 18.00 alle 22.00, a Roma dalle 20.30 a fine turno), mentre nel settore aereo l'agitazione durerà l'intera giornata per i settori non operativi e dalle 10 alle 18 per i settori soggetti alla legge sulla regolamentazione del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Per il personale del gruppo Fs l'agitazione sarà di tre ore (dalle 11 alle 14). Il corteo romano della Cub partirà alle 9,30 da Porta Pia per concludersi in piazza Barberini. Manifestazioni sono previste in circa 50 città.


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