Unità: Statali, «stretta» sugli integrativi
Cgil, Cisl e Uil «Non era nei patti»
Oggi l’approvazione della direttiva
A sorpresa si riapre la vertenza dei lavoratori pubblici. Ieri il governo doveva inviare all’Aran, l’agenzia per la contrattazione pubblica, le direttive per aprire i negoziati dopo che venerdì era stato trovato un accordo sulle risorse. L’invio però è slittato ad oggi. A segnalare che non tutto stava andando per il verso giusto era stata di buon mattino la Fp-Cgil con una nota con cui si metteva in guardia l’esecutivo da manovre che portassero al blocco della contrattazione integrativa. Il sindacato ha fatto esplicito riferimento a una clausola contenuta nella direttiva. Se confermata, lo sciopero del 16 aprile non sarebbe stato revocato. Nel pomeriggio il ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais ha fatto sapere che nella «sua» direttiva «c’è tutto». «Non so ancora cosa ne pensi il mio collega, quindi devo attendere il concerto del ministro Padoa-Schioppa». «Io - ha spiegato - non credo che non ci sia la contrattazione decentrata».
In effetti c’è. Ma nelle 28 pagine della bozza circolata ieri, si legge anche di una «stretta» sugli accordi integrativi del pubblico impiego, attraverso clausole nei contratti nazionali che assicurino moderazione salariale. La direttiva pone un tetto agli aumenti che nel biennio 2006-2007 non potranno superare il 4,46%, integrativi compresi. Questo può significare che se nel contratto nazionale gli aumenti sono pari o superiori a quella percentuale, di fatto la contrattazione di secondo livello non si farebbe. Fermi restando i vincoli di finanza pubblica, le singole amministrazioni potranno usare proprie risorse di bilancio con l’obiettivo di migliorare qualità e quantità del servizio. La direttiva prevede anche sanzioni per i dipendenti e dirigenti che non lavorano o lavorano poco, mentre sono previsti premi al merito. Viene posto un freno alle elargizioni «a pioggia», una misura che insieme alla mobilità incentivata del personale e, in caso di esuberi, uscite dal lavoro agevolate e ai premi per merito sono previste nel Memorandum che il governo ha firmato con i sindacati e dunque non dovrebbero sollevare problemi. Oggi si riuniscono i comitati di settore (governo ed enti locali) per l’approvazione definitiva della direttiva. Si saprà se le preoccupazioni dei sindacati sono fondate. Rispetto alle informazioni circolate ieri il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta parla di «un colpo pesantissimo, anche incoerente con il Memorandum». «Se la situazione non dovesse sbloccarsi sarà inevitabile che Cgil Cisl e Uil confermino le azioni di lotta», aggiunge il segretario di Uilpa Salvatore Bosco.
Felicia Masocco