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Unità-speciale scuola-Tanti bambini stranieri, pochi integrati

.09.2004 Tanti bambini stranieri, pochi integrati di ma.ta. Erano 37 mila nel 1994. Dieci anni più tardi, cioè oggi, sono 310 mila. Quasi dieci volte tanto. Si sta parlando degli studenti stra...

10/09/2004
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l'Unità

.09.2004
Tanti bambini stranieri, pochi integrati
di ma.ta.

Erano 37 mila nel 1994. Dieci anni più tardi, cioè oggi, sono 310 mila. Quasi dieci volte tanto. Si sta parlando degli studenti stranieri. Anche la scuola segue il trend storico che da un decennio a questa parte ha portato in Europa e in Italia milioni di immigrati e determinato così una contaminazione tra culture locali e tradizioni straniere. Questo fenomeno è visibile soprattutto al nord, terra di benessere e conseguentemente di forte attrazione per chi sceglie di venire a risiedere in Italia.

Se dice che Milano sia lo specchio dell'Italia. Si dice che quella che in molti vogliono far passare per la "capitale morale d'Italia" sia l'istantanea dei cambiamenti sociali in Italia. Ma anche de problemi collegati alla scuola. Sì, perché di fronte a una crescente percentuale di alunni provenienti da altri paesi nelle scuole italiane (5,2% nel nordest, 4,6% nel nordovest, 4,1% al centro), le strutture che dovrebbero facilitare il loro inserimento nel pianeta scuola, sono scarse. Infatti, risulta che il numero di facilitatori (docenti di ruolo che seguivano gli studenti stranieri) sta precipitando, è in caduta libera. E a dirlo sono i dati di Milano: nella provincia milanese c'erano fino a qualche anno fa oltre 700 facilitatori. Poi, con l'insediamento del governo di centrodestra, questa figura professionale si è letteralmente estinta. Nel 2001 il numero di facilitatori si è ridotto a 220, due anni fa a 120, l'anno scorso a 80. Quest'anno saranno ancora meno. Si conteranno sulle punte delle dita, se andrà bene.

Ma a cosa è dovuto questo costante ribasso? Mancanza di vocazione, forse? Assolutamente no. Il problema è sempre quello: i tagli alla scuola. Sotto il regno della Moratti i docenti non se la passano bene, se è vero che ci sono 34 mila insegnanti in meno. Sono numeri da grande crisi industriale, è la Grande Depressione scolastica. Alla quale contribuirà il tutor, da molti indicato come una scorciatoia per evitare assunzioni, dato che il tutor sarà un insegnante in più, "pescato" però all'interno di ogni singolo istituto. E le graduatorie diventano così una interminabile fila di persone in attesa di una chiamata che difficilmente arriverà.

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