Unità-Siamo innamorati della scuola pubblica"
"Siamo innamorati della scuola pubblica" Luigina Venturelli MILANO L'apertura dell'anno scolastico ha confermato il loro allarme e le ragioni della loro protesta, che già nella scor...
"Siamo innamorati della scuola pubblica"
Luigina Venturelli
MILANO L'apertura dell'anno scolastico ha confermato il loro allarme e le ragioni della loro protesta, che già nella scorsa primavera coinvolse decine di migliaia di persone. La riforma Moratti porterà al lento ma inesorabile declino della scuola pubblica, come il caos delle prime settimane di lezioni in elementari e medie ha ampiamente dimostrato.
Per questo il Forum delle scuole del milanese - un movimento di genitori, alunni ed insegnanti nato grazie al passaparola tra le varie assemblee d'istituto - non si ferma. Anzi, aumenta ulteriormente il suo impegno per "l'abrogazione di questa infame legge della diseguaglianza, della divisione e della precarietà" con il grande spettacolo che questa sera si terrà al Mazda Palace di Milano: "Scuola pubblica, mon amour". Il divertimento sarà assicurato da un cast eccezionale di artisti e di cabarettisti. Claudio Bisio, i comici dello Zelig, Lella Costa, Angela Finocchiaro e Bebo Storti sono solo alcuni dei volti noti della risata che saliranno sul palcoscenico. Altrettanto fornita la lista dei musicisti presenti, come Mauro Pagani, Fabio Treves e la tribù vocale Patchworld, mentre non mancheranno nemmeno esponenti del mondo della cultura come Moni Ovadia.
Gli organizzatori precisano che nessun intervento politico prenderà spazio nello spettacolo, nessun comitato o sindacato salirà sul palco per fare proclami. "Siamo convinti - spiegano - che la nostra stessa esistenza, la nostra cocciuta capacità di resistenza sia il più bello e convincente dei discorsi. Siamo un movimento orizzontale senza dirigenti e portavoce, non avremmo potuto decidere diversamente, pena trasformare la serata in un comizio infinito".
Del resto la sostanza dell'evento è nota: "Le ragioni della scuola per tutti e per tutte continuano a resistere. È importante ribadirlo ora, in un momento in cui la stanchezza sta prendendo in molte città il movimento in difesa dell'istruzione pubblica". Ma la rassegnazione non sta da queste parti, la posta in gioco è troppo alta. E a distanza di pochi giorni la mobilitazione passerà ai sindacati, con lo sciopero generale del settore e la manifestazione unitaria di Roma.