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Unità: «Si sta proprio esagerando: contro gli statali una campagna propagandistica»

CARLO PODDAIl segretario Cgil Funzione Pubblica: «Una mossa per evitare assunzioni e bloccare i rinnovi contrattuali». Epifani: «Non ci piacciono le sforbiciate a caso»

07/09/2007
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l'Unità

di Luigina Venturelli

«È la solita propaganda». Le parole di Carlo Podda, segretario generale della Funzione pubblica Cgil, a proposito del Libro verde di Padoa-Schioppa, non denotano sorpresa. Anche Guglielmo Epifani (a Milano per la Festa dell’Unità) non accende i toni della polemica: «Abbiamo gli stessi obiettivi. Ma non ci piacciono le sforbiciate a caso, i tagli indiscriminati». E poi: «Occorre rendere la spesa pubblica efficiente». Ricordando il memorandum sulla pubblica amministrazione sottoscritto con il governo: « Resta l’asse fondamentale... Spero che Prodi voglia incontrarci. Non vogliamo arrivare a scelte già fatte».
«È la solita campagna allarmistica - sottolinea invece Podda - alle soglie della nuova legge finanziaria. Ogni anno si torna a parlare dei costi della pubblica amministrazione per cercare di arrivare alle solite conclusioni: niente assunzioni e niente rinnovi contrattuali. Ma se il governo decide d’incamminarsi su questa strada, sappia che sceglie d’intraprendere un conflitto lungo e doloroso».
Carlo Podda, esiste, però, l’esigenza di riorganizzare la spesa pubblica...
«Faccio notare un particolare curioso: per realizzare il suo Libro verde, il ministro Padoa-Schioppa non ha utilizzato nessuno dei tre enti pubblici preposti a raccogliere ed elaborare quei dati, né la Ragioneria dello Stato, né l’Istat o l’Aran. È davvero un bel modo per valorizzare le strutture della pubblica amministrazione ed incentivarne la produttività».
E riguardo al contenuto del Libro verde? I dipendenti pubblici guadagnano davvero troppo?
«Adesso basta. È ora di finirla di sommare le mele con le pere, quando anche un alunno della scuola elementare sa che i raffronti vanno fatti tra categorie simili. Nel pubblico ci sono soprattutto impiegati e quadri, mentre nel privato ci sono molti operai: c’è una sostanziale differenza d’inquadramento. Inoltre il 95% dei dipendenti pubblici è coperto da contrattazione integrativa, percentuale che nell’industria scende al 25%. Ma le effettive paghe del privato, tra superminimi e straordinari, non le sa nessuno».
Gli stipendi degli statali, però, sono aumentati del 30% negli ultimi cinque anni.
«Il Libro Verde contiene molte cose incomprensibili ed anche grossolane inesattezze. Si parla, ad esempio, di due milioni di promozioni, ma si dimentica di dire che 600mila hanno riguardato passaggi nelle forze dell’ordine e che 300mila si riferiscono a infermieri a seguito della riqualificazione professionale».
Altre sviste?
«Nel Dpef c’è scritto che l’ultimo rinnovo dei contratti pubblici, che prevede che i soldi del 2007 si paghino nel 2008, ha portato ad un risparmio di 1,7 miliardi di euro per le casse dello Stato. Delle due l’una: o non è vero quanto scritto nel Libro verde, o mente il Dpef. Ed è stravagante che Padoa-Schioppa consideri il ritardo dei rinnovi contrattuali come un modo per farne lievitare l’entità, proprio lui che si è distinto per i tempi lunghi nei rinnovi».


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