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Unità-Scuola, si comincia con 40mila cattedre vuote-Per la Moratti non è un problema.

Scuola, si comincia con 40mila cattedre vuote Due sentenze del Tar annullano le graduatorie. Per la Moratti non è un problema. Massimo Solani ROMA Supplenze anno zero. Ci vorrà una bella faccia...

23/08/2002
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l'Unità

Scuola, si comincia con 40mila cattedre vuote
Due sentenze del Tar annullano le graduatorie. Per la Moratti non è un problema.

Massimo Solani
ROMA Supplenze anno zero. Ci vorrà una bella faccia tosta al ministro Letizia Moratti per tornare a ripetere che l'anno scolastico inizierà senza problemi. Di certo dovrà far finta di ignorare la decisione presa dal Tar del Lazio due giorni fa che ha annullato la circolare ministeriale con la quale si era provveduto alla formazione delle graduatorie permanenti per l'assegnazione dei contratti di sostituzione. Secondo il tribunale, infatti, quella circolare (la n.69 del 14/6/2002) favorisce in modo illegittimo gli insegnanti che si sono abilitati attraverso le scuole universitarie di specializzazione (Ssis) riconoscendo loro anche il servizio prestato nell'arco di tempo del corso. Riconoscendo loro quel servizio, è l'interpretazione del Tar, il ministero avrebbe quindi indebitamente assegnato dei punti risultati poi decisivi nelle graduatorie di assegnazione delle supplenze. Uno stop che rischia ora di gettare nel caos l'inizio dell'anno scolastico perché, già bloccate da tempo le assunzioni in ruolo, il ministero sarà ora costretto a riprendere in mano tutte le procedure per le assegnazioni delle sostituzioni, rivedendo in primis le graduatorie permanenti, con il rischio concreto di ritrovarsi all'apertura degli istituti con circa 40 mila cattedre scoperte. A questo punto, infatti, vanno rifatti circa 1'80% dei contratti di sostituzione che sono stati siglati sino ad ora, una situazione che potrebbe gettare nella più assoluta confusione la maggior parte delle scuole italiane giunte a poco più di due settimane dalla riapertura. La decisione del tribunale amministrativo del Lazio, però, non arriva come un fulmine a ciel sereno: il 31 luglio scorso, infatti, il Tar dell'Umbria aveva imposto la sospensiva della stessa circolare. Una misura rimasta confinata a livello regionale e che era comunque stata aggirata dal ministero che ha proseguito nella sottoscrizione dei contratti. La sentenza di due giorni fa, inspiegabilmente, non sembra però turbare affatto gli ambienti di viale Trastevere che ieri, nonostante il sospettoso silenzioso del ministro Moratti, hanno fatto sapere di non essere minimamente in ansia per l'apertura delle scuole. "Il ministero -hanno spiegato -non è affatto preoccupato di questa sentenza del Tar e vuole rassicurare famiglie, studenti e docenti che non inciderà su!regolare avvio dell'anno scolastico". Dopo una attenta lettura della sentenza, hanno precisato) il dicastero potrà decidere se fare ricorso al Consiglio di Stato, ma sarà anche possibile modificare le graduatorie senza particolari disagi per nessuno e "senza incidere sul regolare avvio dell'anno scolastico". Difficile capire come in due sole settimane il ministero dell'Istruzione possa procedere alla ricompilazione delle liste, soprattutto in considerazione della vacatio agostana negli uffici competenti, più probabile invece appare la possibilità che la Moratti decida di appellarsi al Consiglio di stato nel tentativo di posticipare il problema. Posticipare però, si faccia ben attenzione, perché se l'ultimo grado della giustizia amministrativa confermasse la sentenza del Tar il ministero si troverebbe nella condizione di ricompilare le graduatorie e riassegnare i contratti di sostituzione ad anno scolastico in corso. " Le raccomandazioni di viale Trastevere, però, stridono in maniera piuttosto evidente con le paure di quanti invece vedono ben reale la possibilità di un inizio delle scuole in piena emergenza cattedre, e fra questi in prima linea i sindacati che hanno già chiesto un incontro urgente con il ministro Letizia Moratti. "Tutte le graduatorie devono essere rifatte - ha commentato il leader della Gilda Alessandro Ameli -e il rischio concreto è quello di un inizio d'anno nel caos, con cattedre scoperte, contratti da annullare e rifare ed eventuale sostituzione di docenti a anno già avviato". Dura anche la reazione di Enrico Panini, della Cgil-scuola, che ha sottolineato la distanza fra le rassicurazioni del ministro Moratti dal palco del meeting di Comunione e Liberazione, con le decisioni della magistratura amministrativa. "Poche ore dopo le parole del ministro -ha affermato -si apprende che una sentenza del Tar del Lazio obbliga il ministro a rifare graduatorie e nomine dei supplenti. Questo governo sta determinando una crescente inefficienza nella direzione della struttura amministrativa e questo è inaccettabile". E' una situazione, ha osservato Panini, che "si sarebbe potuta evitare. Avevamo chiesto interventi urgenti di verifica delle graduatorie anche dopo la sospensiva del Tar Umbria, ma il ministero non ha voluto sentire ragioni ed ora, a pochi giorni dall'avvio dell'anno scolastico bisogna rifare tutto". E la colpa di quanto successo, secondo Massimo Di Menna della Uil Scuola, è riconducibile soltanto al ministro dell'Istruzione. "Era sacrosanto rimettere mano alle graduatorie - ha spiegato -. Non aver applicato la sentenza del Tar prima, non averlo esplicitato chiaramente dopo è stato una grave mancanza".

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