Unità-Scuola secondaria, Moratti tenta il gioco delle tre carte

Scuola secondaria, Moratti tenta il gioco delle tre carte
La Cgil: riforma pessima, nebulosa e discriminatoria

Roberto Monteforte

ROMA Sulla riforma delle superiori scatta l'"operazione trasparenza". Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti ha disposto la pubblicazione sul sito on-line del ministero della bozza di decreto di riforma del secondo ciclo. Quello sul quale ha aperto la consultazione con parti sociali, associazioni, sindacati e ordini professionali. Il ministro ha voluto spiegare gli obiettivi della riforma. "Vogliamo superare le disuguaglianze sociali dell'attuale sistema e garantire pari opportunità di accesso e di successo formativo a tutti gli studenti". Ha insistito sulla "pari dignità tra i percorsi liceali e quelli di formazione professionale". Si vedrà quale sarà la reale capacità di ascolto del ministro. Ieri ha voluto ribadire gli obiettivi principali del provvedimento. Sono quattro: consolidare ed innalzare i livelli culturali sia nei licei sia nell'istruzione e formazione professionale; superare le disuguaglianze sociali perpetuate dall'attuale sistema educativo, garantendo pari opportunità di scelta a tutti gli studenti; garantire, grazie a una maggiore libertà di scelta, un maggiore successo formativo per tutti; contrastare il fenomeno della dispersione scolastica elevando l'obbligo scolastico fino al 18° anno di età. Ha assicurato che "i percorsi liceali ed i percorsi di formazione professionale avranno pari dignità, in quanto il profilo educativo e culturale a conclusione degli studi sarà il medesimo". Infine ha aggiunto che "tutti gli studenti, assistiti dagli insegnanti, potranno passare da un sistema all'altro in qualsiasi momento, grazie ad un sistema di crediti e di certificazioni per qualsiasi segmento del secondo ciclo frequentato con esito positivo, e accedere all'università".
Un'operazione che però inizia male. Il forum telematico lanciato dal ministro Moratti non convince la Cisl- scuola: "Produce effetti più di immagine che di sostanza" afferma il segretario generale Francesco Scrima. Ma la critica più ferma arriva dal segretario della Flc- scuola, Enrico Panini che protesta con la Moratti per non aver ricevuto alcuna bozza del provvedimento. Poi bolla come "pessimo"il provvedimento per la "pochezza delle idee, per la grande nebulosità e la forte discriminazione sociale che contiene". Non chiarisce, continua Panini, quale sia il destino degli istituti professionali e degli istituti tecnici, visto "che fa un vago accenno a "percorsi" da trasferire alle Regioni". L'altra critica è la mancanza di qualsiasi riferimento alla sua copertura finanziaria. Quello che, invece, si consolida per la Cgil "è la netta separazione tra quanti potranno studiare nei licei ed aspirare ai livelli alti della società e una grande quantità di ragazzi che, invece, saranno destinati ad un rapido accesso al mercato del lavoro". E poi non a caso la bozza è nebulosa e contraddittoria: questo "consentirà al Ministero un amplissimo e discrezionale margine di manovra". Panini ribadisce la richiesta di tenere a marzo una consultazione vera e formalizzata nelle scuole e nel Paese.
La Uil-scuola chiede l'apertura di un vero negoziato e risposte concrete per dare certezze a tutti gli insegnanti della scuola statale.

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