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Unità-Scuola, il tutor della Moratti costretto al dietrofront

Scuola, il tutor della Moratti costretto al dietrofront di Roberto Monteforte La Moratti si fa flessibile. Almeno sull'introduzione della figura del tutor, quel docente "prevalente" che il minist...

23/09/2004
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l'Unità

Scuola, il tutor della Moratti costretto al dietrofront
di Roberto Monteforte

La Moratti si fa flessibile. Almeno sull'introduzione della figura del tutor, quel docente "prevalente" che il ministro ha presentato come il punto qualificante della sua controriforma della scuola. Una figura che però il mondo della scuola, malgrado le forti pressioni esercitate dal ministero di viale Trastevere, fino ad ora ha rigettato con decisione.

Ieri durante l'incontro richiesto come "chiarimento politico" dai sindacati al ministro dell'Istruzione, la Moratti ha fatto marcia indietro. Ha riconosciuto l'esigenza di introdurre questa figura "con la necessaria flessibilità", anche al fine - ha aggiunto - "di consentire l'attività di formazione dei docenti prevista dalla legge stessa". Quindi ha accettato il vincolo posto dai sindacati: legare l'introduzione della contestatissima figura del tutor all'esito della trattativa sull'articolo 43 del contratto collettivo nazionale di lavoro, aperta dai sindacati all'Aran, l'agenzia pubblica. Troppi e rilevanti sono gli effetti sull'organizzazione del lavoro, sulla progressione in carriera e sulle retribuzioni legati all'introduzione di questa nuova figura. Così la Moratti ha finito per puntualizzare che "le modalità per la sua introduzione saranno concordate con le organizzazioni sindacali, nel rispetto di quanto verrà definito nell'apposita fase negoziale in corso all'Aran". Il tutto nel rispetto dell'autonomia scolastica di ciascun istituto.

Mobilitazione. È stato un risultato importante della mobilitazione delle scuole italiane che i sindacati hanno registrato con soddisfazione. "Abbiamo chiesto al ministro - spiega Enrico Panini (Cgil)- che il tutor non rappresenti una priorità, e quindi di soprassedervi per il momento, per guardare le altre emergenze del settore scolastico". Ha indicato l'emergenza della scuola dell'infanzia dove indirizzare risorse per assicurare il diritto di accesso ad oltre 50 mila bambini esclusi. Panini ha chiesto al ministro il ritiro della nota riservata sulle sanzioni disciplinari per chi non applica la riforma. Su questo punto, però, non sono venute risposte da viale Trastevere.

Ma quello del tutor non era l'unico nodo da sciogliere nell'incontro di ieri. I sindacati hanno chiesto chiarezza sul tema spinoso delle risorse finanziarie. Lo ha sottolineato in particolare Francesco Scrima (Cisl), che ha denunciato la "persistente contraddittorietà del Governo che da una parte riconosce la centralità della scuola quale strumento e condizione di sviluppo del Paese e dall'altra persegue una ostinata politica di taglieggiamento di risorse".

Il ministro ha voluto rassicurare. Ha giocato le sue carte. "Per quanto riguarda la Finanziaria 2005, nel quadro di contenimento della spesa pubblica il settore scuola è escluso" ha affermato la Moratti. "Non ci saranno tagli nè ai finanziamenti nè al personale" ha aggiunto, ricordando che "per la valorizzazione del personale sono disponibili 413 milioni di euro". Ha annunciato che nell'assestato del bilancio sono inseriti 380,80 milioni di euro di economie di spesa per la valorizzazione dei docenti e 33 milioni di euro per la valorizzazione del personale tecnico e amministrativo. "In ottobre - ha concluso - partiranno le procedure per la distribuzione delle risorse".

Scatti bloccati? Si vedrà cosa alla fine prevederà la Finanziaria. Quello che trapela, però, non tranquillizza affatto i sindacati. "Si paventa la possibilità che il governo blocchi gli scatti di anzianità del personale della scuola - afferma Panini - per fare cassa e finanziare altri interventi". "Dopo questo incontro i problemi non solo restano, ma sono aggravati" ha aggiunto il sindacalista della Cgil. "Quella del blocco degli scatti sarebbe una scelta inaccettabile - stigmatizza Massimo Di Menna (Uil)-. Nel mondo della scuola ci sarà la rivolta". Una posizione condivisa anche dagli altri sindacati. Fa eccezione lo Snals: il segretario generale Fedele Ricciato, parla di "incontro proficuo" e sottolinea "le aperture" riscontrate. "Il caos e l'incertezza regnano nelle scuole" è il commento dopo l'incontro dell'associazione Gilda. Cgil, Cisl e Uil si sono dati appuntamento per la prossima settimana: aspettano i chiarimenti tra ministero dell'Istruzione e della Funzione pubblica. Decideranno le mobilitazioni da tenere per il rinnovo del contratto.


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