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unità-Scuola, controriforma è fatta: ultimo sì del governo alla legge Moratti

14.10.2005 Scuola, controriforma è fatta: ultimo sì del governo alla legge Moratti di red La riforma è fatta. Proprio in zona Cesarini (la delega scadeva il 17 ottobre) il Consiglio dei Minis...

15/10/2005
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l'Unità

14.10.2005
Scuola, controriforma è fatta: ultimo sì del governo alla legge Moratti
di red

La riforma è fatta. Proprio in zona Cesarini (la delega scadeva il 17 ottobre) il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai decreti legislativi di riforma delle scuole superiori targati Letizia Moratti. Si tratta di due provvedimenti relativi ai livelli essenziali delle prestazioni del secondo ciclo del sistema educativo e alla formazione degli insegnanti. Due provvedimenti che concludono la ristrutturazione dell'istruzione italiana anche per le scuole superiori previsto dalla legge numero 53 del 2003.

La riforma partirà il prossimo anno. L'Unione ha avversato sin dall'inizio l'impianto complessivo della riforma che costringerebbe i ragazzi a una scelta precoce prefigurando due cicli separati, uno di tipo umanistico e l'altro professionale facendo tornare la scuola indietro di 50 anni. Bocciatura anche dalla conferenza Stato-Regioni, dall'Unione delle Province e dall'Anci.

A nulla sono valse le fermissime proteste di studenti, professori e genitori che contro la riforma Moratti si sono battuti negli ultimi anni e che, proprio mercoledì, hanno fatto scendere in piazza 270mila ragazzi in tutta Italia (da Firenze a Foggia, da Messina a Torino, da Trieste a Barletta) al grido: "Contro la scuola dei padroni, cento, mille occupazioni".

E le occupazioni infatti continuano. Soprattutto nelle università. Se la ristrutturazione della scuola fino alle superiori è conclusa la riforma dell'università invece ancora non lo è. La discussione alla Camera del ddl è prevista il 24-27 ottobre. E fino a quella data studenti e docenti universitari promettono di dare battaglia. "L'intero mondo universitario italiano si sta sollevando contro il sopruso del ministro Moratti che vuole imporre, con ogni mezzo e ad ogni costo, il suo disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti, un provvedimento letale per l'università e dannosissimo per il Paese". Così una nota unitaria di Adi, Adu, Andu, Apu, Auri, Cisal-Università, Cisl-Università, Cnru, Cnu, Firu, Flc-Cgil, Nidil-Cgil, Snals Università, Sun, Uilpa-Ur, Udu, sottolinea il dissenso di sindacati e organizzazioni dei docenti dal provvedimento governativo.

Una manifestazione nazionale davanti alla Camera è stata indetta per martedì 25 ottobre, alle 11. La manifestazione sarà preceduta da assemblee di ateneo di tutte le componenti. Mentre il 20 ottobre le facoltà di Lettere e Filosofia dell'università Roma Tre hanmno organizzato i "funerali dell'università" alle ore 10:00 sempre in piazza di Montecitorio


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