Unità: Saranno le scuole a pagare il maestro unico
Altra «perla» della maggioranza sul decreto Gelmini. Pd: ormai siamo alla farsa
di Maristella Iervasi / Roma
LA GELMINITE colpisce ancora. Il maestro unico, inserito con forza di legge nel decreto, non ha la copertura finanziaria. E per uscire dall’impasse ecco l’ultima trovata della finanza creativa: la restaurazione del maestro unico alle elementari sarà a totale carico
delle scuole. Le due ore in più che i docenti unici della Gelmini saranno costretti a fare rispetto al contratto vigente, verranno pagate con i fondi di istituto. Cioè, con le risorse che le singole scuole destinano all’offerta formativa. Poi, solo nel 2010 le scuole verrebbero semmai risarcite. Sempre attingendo da quel famoso risparmio del 30% frutto della pesante manovra Gelmini-Tremonti già destinato alla carriera dei docenti e all’incremento del tempo pieno. Una sorta di partita di giro i cui tempi non tornano: mentre i fondi alle scuole verranno sottratti da settembre 2009 la restituzione del denaro alle scuole se avverrà sarà dilazionata nel tempo.
L’emendamento che toglie le castagne dal fuoco alla ministra Mariastella Gelmini è già pronto e porta il nome di Valentina Aprea, l’ex vice Moratti e oggi relatore del decreto 137 che andrà al voto dell’aula della Camera la prossima settimana e sul quale il governo non eslude il ricorso alla fiducia. «Alla faccia dell’autonomia, siamo alla farsa!», denunciano immediatamente Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura e Maria Coscia, responsabile nazionale del partito. E Mimmo Pantaleo, segretario della Flc-Cgil sottolinea: «Un altro colpo alla contrattazione. È sempre più urgente uno sciopero unitario del settore della Conoscenza. Per una questione di costi si tende a scaricare le due ore di salario in più degli insegnanti sui bilanci dei singoli istututi scolastici. Con articoli legislativi si continua svuotare il contratto della scuola».
Ma andiamo con ordine. Attualmente per contratto l’orario dei maestri delle scuole elementari è di 22 ore settimanali in classe più altre 2 ore per la programmazione. Le classi affidate ad un insegnante unico volute dalla Gelmini, invece, devono funzionare con orario di 24 ore settimanale. La V commissione di Montecitorio, quella del bilancio, la scorsa settimana ha posto il problema: ha imposto la riscrittura dell’articolo 4, chiedendo esplicitamente la data di avvio del maestro unico e in particolare l’indicazione delle risorse per il nuovo modello didattico, specificandone gli oneri conseguenziali. Così ieri, ecco l’emendamento Aprea salva Gelmini: «Il trattamento economico dovuto per le ore di insegnamento aggiuntive rispetto all’orario attuale - spiega la stessa Aprea - viene definito con apposita sequenza contrattuale». E con quali fondi? «Per l’anno 2009 - si legge nell’emendamento del relatore -ove occorra, si provvede sulle risorse del fondo d’istituto delle istituzioni scolastiche». Le scuole, dunque, dovranno accollarsi il costo di 200euro lordi pro capite per maestro unico, per 13 mensilità.