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Unità-Salzano, aule nuove e imbiancate ...ma senza maestri

Salzano, aule nuove e imbiancate ...ma senza maestri Roberto Monteforte ROMA "Si fa un gran parlare di aiuto alla famiglia, però poi non si permette di garantire un servizio essenziale al...

25/09/2004
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l'Unità

Salzano, aule nuove e imbiancate ...ma senza maestri

Roberto Monteforte

ROMA "Si fa un gran parlare di aiuto alla famiglia, però poi non si permette di garantire un servizio essenziale alla comunità". È questo lo sfogo di Bruno Pigozzo, sindaco di Salzano, comune di 11.600 abitanti della cintura di Mestre con tanti bambini e giovani coppie. La tanto attesa scuola dell'infanzia è pronta. Il comune si è impegnato. Aule ancora fresche di pittura, banchi e sedie nuovissime e trentotto bambini in lista. Solo una cosa manca: sono gli insegnanti. Ne servono quattro, ma il ministero non li nomina, malgrado ne abbia ben 400 "accantonati". La scuola non apre: questa è l'amara sorpresa per i cittadini del comune veneto.
"Abbiamo seguito l'iter normale - racconta il sindaco -. Ci siamo impegnati. Da un'ex scuola elementare chiusa da qualche anno abbiamo ricavato i locali per due sezioni di scuola materna. Gli ambienti sono stati riaddattati nel rispetto di tutti gli standard. Abbiamo speso 120mila euro per i locali e 20mila per gli arredi, più lo spazio mensa. I bambini in attesa a gennaio erano 32, ora siamo arrivati a 38".
È ancora sbalordito il primo cittadino di Salzano, ma non si rassegna. Proprio giovedì ha avuto un incontro con la Direzione scolastica regionale. Le sue proteste non sono valse a nulla. La situazione è rimasta ferma, bloccata. ""Tutto dipende dal ministero" ci hanno detto. Attendono che venga definita l'attribuzione del contingente degli insegnanti per il Veneto. Tutto sarebbe legato alla conclusione di una trattativa sindacale in corso. Ma i genitori sono esasperati. Non sanno dove sbattere la testa".
Il sindaco spiega la situazione: "A Salzano esiste soltanto la scuola materna parrocchiale con una lunga lista di bambini in attesa, il comune ha deciso di offrire ai cittadini la possibilità di opzione per la scuola pubblica. La domanda è alta, sono tante le giovani coppie con figli che richiedono questo servizio. Entrambi i genitori lavorano e non hanno dove appoggiarsi. La situazione sta scoppiando. Chi non trova risposta nel nostro comune è costretto a rivolgersi a quelli limitrofi".
È chiaro che il parafulmine del malessere e della protesta è proprio il sindaco. "Non possiamo far altro che spiegare alle famiglie la situazione. L'assurdo è che il contingente a livello centrale c'è, ma non viene assegnato". Pigozzo difende la scelta di offrire ai suoi cittadini una scuola materna per l'infanzia "garantita dal servizio pubblico". Che le scuole dell'infanzia vadano "generalizzare" lo dice anche il ministro Moratti, ma la realtà è diversa.
Quello di Salzano non è l'unico caso. Situazioni analoghe si registrano a Preganziol nel trevigiano e a Montà (Padova) e poi in una frazione di Belluno: scuole pronte e bambini a spasso. Anche sè gira la voce che in altri comuni del Veneto l'attribuzione sia già cosa fatta. Figli e figliastri allora, magari sulla base del colore della giunta?

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