FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3800165
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Sacchi a pelo, Kant e volantini, ecco la Statale occupata

Unità-Sacchi a pelo, Kant e volantini, ecco la Statale occupata

di Luigina Venturelli/ Milano OKKUPAZIONE Da cinque giorni l'Università Statale di Milano è occupata giorno e notte dagli studenti in rivolta. Contro l'ultimo parto della fantasia del ministr...

02/11/2005
Decrease text size Increase text size
l'Unità

di Luigina Venturelli/ Milano

OKKUPAZIONE Da cinque giorni l'Università Statale di Milano è occupata giorno e notte dagli studenti in rivolta. Contro l'ultimo parto della fantasia del ministro
Moratti? "Magari fosse solo quello" dice con amarezza Roberta, iscritta al quarto anno di filosofia. "Invece il ddl non è che la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la santificazione della progressiva distruzione dell'università in corso da anni". La protesta dei primi cinquecento studenti che si sono mobilitati (di cui un centinaio dorme in ateneo in sacchi a pelo stesi nel corridoio) è ben più generale ed impegnativa: "L'università non è più luogo centrale di sapere, cultura e coscienza critica perchè la politica e la società non sono più interessati alla produzione di sapere, cultura e coscienza critica. Vogliamo provare ad invertire questa tendenza".
È giorno festivo, la città sonnecchia sotto la pioggia mentre attende il ritorno dei vacanzieri del lungo ponte di fine ottobre. Ma gli studenti che occupano l'atrio centrale e le aule al pian terreno di via Festa del Perdono sono in attività frenetica: c'è da stilare il programma dei prossimi incontri (dibattiti con economisti, confronti con ricercatori, rappresentazioni teatrali per il trentennale della morte di Pasolini, incontri con i lavoratori della Scala), c'è da decidere in assemblea la linea di condotta in caso di sgombero, ci sono da dividere i compiti per l'indomani, quando partirà ufficialmente la campagna di sensibilizzazione a tutte le parti in causa. Vale a dire, volantinaggio a tappeto davanti a tutte le sedi universitarie cittadine (soprattutto quelle distaccate della periferia) per coinvolgere il maggior numero possibile di studenti e una lettera inviata a tutti gli esponenti del corpo docente perchè alla mobilitazione collaborino anche professori e ricercatori. Una missiva "per segnalare l'urgenza di dialogo tra le componenti universitarie" scrive l'assemblea, che si propone "di mantenere in vita e sviluppare la coscienza critica emersa in questi giorni di dibattito".
L'obiettivo dichiarato è il blocco dell'attività didattica: "Proponiamo l'interruzione delle lezioni per discutere le problematiche dell'università - si legge nella lettera - oppure il loro svolgimento negli spazi pubblici" per arrivare alla stesura di un documento comune "che analizzi in modo critico e propositivo la situazione attuale degli atenei". Fatta di finanziamenti irrisori, disorganizzazione, baronato onnipotente, scoramento da parte di chi studia e di chi insegna.
Risultato: "Un grande esamificio che deve sfornare tanta gente mediocre con un titolo di studio e che non dà alcuna importanza alla ricerca". Bersaglio ultimo delle critiche è la riforma del 3 più 2, con il suo sistema di crediti che ad ogni punto guadagnato associa un determinato numero di ore di studio e di pagine lette. "Così alla laurea specialistica in lettere - spiega Marco, al primo anno - studiamo al massimo 12-15 canti su 100 della Divina Commedia".
Gli fa eco Maddalena: "A filosofia facciamo solo alcuni brani di Kant, pochi frammenti rispetto all'opera completa". Discorsi piuttosto insoliti per ragazzi e ragazze impegnati in un'occupazione che per ora si profila a tempo indeterminato: "Siamo studenti preoccupati, non solo persone politicizzate come tanti hanno detto in questi giorni. Non avevamo il know-how di come si occupa, abbiamo scelto questo periodo di vacanza proprio per organizzarci al meglio".
Oggi si riparte con le lezioni e si continua con la protesta. In attesa che il livello salga fino ad assumere dimensione corale, si richiederà al massimo qualche spostamento d'aula causa sovraffollamento del piano terra. "Una cosa è certa - assicura Fabrizio, ultimo anno di filosofia - non vogliamo smobilitare prima di aver costruito una piattaforma tra gli universitari, prima di aver reso un risultato permanente la coscienza universitaria che si è creata tra di noi in questi giorni".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL