Unità-Riforma dell'Università:coro di "no" al progetto"classista" della Moratti

Riforma dell'Università:coro di "no" al progetto"classista" della Moratti

ROMA Un piano quinquennale di finanziamenti agli atenei, sblocco delle assunzioni dei vincitori di concorso, riforma dei corsi a "Y" facoltativa. La rielezione di Piero Tosi a presidente della Conferenza dei rettori sembra segnata da una critica al ministro Moratti: "Vogliamo concretezza sulla questione dei finanziamenti agli atenei". E definisce incostituzionale il blocco delle assunzioni nelle università: "Se si vuole bloccare l'accesso nei ruoli bisogna bloccare i concorsi e non farli per poi lasciare i vincitori a casa". Per quanto riguarda la riforma dell'ordinamento - il passaggio dalla formula 3+2 al cosiddetto modello "Y" con un primo anno uguale per tutti e poi una biforcazione fra un modello professionalizzante di due anni, corrispondente alla laurea breve, e uno "metodologico" propedeutico alla prosecuzione verso il titolo di studio classico - Tosi è scettico. Durissimi invece i ds Modica e Martella: "Decine di migliaia di docenti sarebbero costretti a ripartire daccapo dopo l'impegno di ridisegno dei corsi degli ultimi quattro anni". Per l'Unione degli Universitari la riforma è "classista". Per Panini (Cgil), "la "Y" è funzionale alla separazione nell'università fra chi potrà permettersi di scegliere gli indirizzi culturali e chi sarà costretto a optare per indirizzi che puntano a una rapida professionalizzazione".