Unità: Ricercatori in agitazione Montalcini: sono con voi

Oggi un presidio davanti a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione pubblica. Ieri l’occupazione di alcuni enti di ricerca, Isfol, Apat, Ingv e Inaf. Si mobilitano i precari degli enti di ricerca si mobilitano, preccupati per i possibili blocchi delle assunzioni programmate dalle precedenti finanziarie, il famigerato «emendamento Brunetta». Tanto che il governo vorrebbe fermarlo opponendogli un altro emendamento per posticiparlo di sei mesi. Spiega Enrico Garaci, presidente dell'Iss e coordinatore dei presidenti degli enti di ricerca: occorre distinguere nella Pubblica Amministrazione «la peculiarità della ricerca». «In Italia - ha spiegato - siamo penalizzati: il numero dei ricercatori è esiguo, il numero dei precari è vasto; occorre trovare soluzioni che tengano conto del merito e della qualità: per questo si deve concentrare l'attenzione nei confronti dei precari». «Solo all'Iss - spiega Susanna Conti della Cgil - ci sono circa 600 precari tra contratti a termine e co.co.co che rischiano il posto di lavoro». Proteste anche al Cnr: oltre 200 ricercatori hanno occupato presidenza e direzione generale. Alcuni dei ricercatori (700 solo al Cnr in graduatoria per la stabilizzazione) - ha spiegato un esponente della Uil - hanno già sostenuto dei concorsi e ora rischiano il posto; a questi si aggiungono altri 1.500 precari che invece sarebbero rientrati nelle procedure di stabilizzazione con la Finanziaria del 2008. I posti a rischio sarebbero 7.000. A sostegno dei precari anche il premio Nobel Rita Levi Montalcini, che a margine di un congresso ha voluto dare pieno appoggio ai giovani e non più giovani precari: «Ho sentito i loro problemi, sono con loro. Formiamo giovani ricercatori di prima qualità - ha detto - e dall'estero ho potuto vedere le loro capacità. Sono un capitale umano eccellente da salvaguardare».