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Unità-Pubblico impiego pronto allo stop

Pezzotta: "Occorre uno sforzo per risolvere i problemi del settore". Patta: "I ministri avevano promesso un metodo diverso" Pubblico impiego pronto allo stop Angeletti: "Se il governo contin...

11/09/2004
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l'Unità

Pezzotta: "Occorre uno sforzo per risolvere i problemi del settore". Patta: "I ministri avevano promesso un metodo diverso"

Pubblico impiego pronto allo stop

Angeletti: "Se il governo continua a non convocarci prima o poi scenderemo in piazza"

Giampiero Rossi

MILANO I sindacati minacciano un nuovo sciopero per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego. Ieri è stato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti a lanciare la dichiarazione di guerra: "Se il governo continua a non convocarci - ha detto - prima o poi si beccherà uno sciopero". Il governo, ha aggiunto il numero uno della Uil, "deve fare il suo dovere: rinnovare i contratti dei suoi dipendenti. Deve preoccuparsi di trovare i soldi per rinnovare i contratti, invece di promettere la riduzione dell'Irap".
Parole dure, messaggio chiarissimo. Che viene raccolto senza indugi anche da Savino Pezzotta: "È una cosa normale", infatti, secondo il segretario generale della Cisl, che il settore del pubblico impiego possa andare allo sciopero se il governo non convocherà le parti. E Pezzotta insiste nel ritenere che "per quel settore bisogna fare uno sforzo per risolvere la questione". Il problema, però è proprio questo. Il governo, cioè, non sembra disponibile a compiere alcun passo verso una risoluzione di questa estenuante e delicata vertenza. Lo dimostra lo stesso metodo seguito in questa fase di contrattazione, come ha spiegato chiaramente alcuni giorni fa il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil, Gian Paolo Patta: "Il Ministro dell'Economia aveva garantito un mutamento di metodo nel confronto con le parti sociali e che pertanto la nuova legge finanziaria sarebbe stata oggetto di una verifica capillare. Nel mese di agosto - ricorda il dirigente della Fp Cgil - avrebbe dovuto iniziare questo confronto mentre abbiano in realtà assistito ad una grande quantità di dichiarazione dei vari esponenti del governo senza che fosse convocato alcun confronto con le organizzazioni sindacali".
Ma queste aspettative sono andate finora puntualmente deluse: "Ad oggi - sottolinea infatti Gian Paolo Patta - non conosciamo niente delle intenzioni del ministro rispetto ai contratti di lavoro del pubblico impiego, nè sappiamo come interpretare il nuovo metodo di contenimento della spesa dei ministeri, nè le affermazioni che Silvio Berlusconi ha rilasciato a Cernobbio a garanzia del rinnovo corretto dei contratti di lavoro dei dipendenti pubblici".
Le richieste dei sindacati, quindi restano identiche: "Risollecitiamo il ministro dell'Economia e quello della Funzione pubblica a intraprendere un effettivo confronto con le organizzazioni sindacali: nei prossimi giorni Cgil-Cisl-Uil valuteranno le risposte o le non risposte che i ministri competenti vorranno dare".
E, nel silenzio perpetuato da Palazzo Chigi, torna a farsi strada la probabilità di un nuovo, massiccio sciopero della categoria.


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