Unità-"Partigiani uguale repubblichini" al Senato arriva la legge ad hoc
LA POLEMICA Protestano le associazioni della Resistenza. Cossutta: schiaffo alla guerra di Liberazione "Partigiani uguale repubblichini" al Senato arriva la legge ad hoc ...
LA POLEMICA
Protestano le associazioni della Resistenza. Cossutta: schiaffo alla guerra di Liberazione
"Partigiani uguale repubblichini" al Senato arriva la legge ad hoc
La Cdl torna alla carica, il testo andrà in aula subito dopo le feste
ROMA - La Cdl torna alla carica sul disegno di legge che mette sullo stesso piano i "repubblichini" di Salò e i combattenti della Resistenza. La conferenza dei capigruppo del Senato ha infatti deciso di rimettere all'ordine del giorno il contestatissimo provvedimento e l'11 gennaio, alla riapertura di Palazzo Madama, o il 12, il testo potrebbe essere esaminato e votato. La decisione ha subito sollevato le proteste dell'Unione. "E' in atto l'estremo tentativo - commenta il presidente dei Comunisti italiani Armando Cossutta - di mettere sullo stesso piano i partigiani ed i volontari della libertà, e chi ha partecipato, invece, su ordine dell'esercito invasore, a rastrellamenti, a fucilazioni e a sevizie orrende". "Rispetto per i morti, nessun sentimento di odio - conclude Cossutta - ma tutte le forze, di ogni formazione politica, che si riconoscono nei valori della resistenza debbono saper dire un deciso no a questo pericoloso spirito di revanche volto a cancellare la memoria storica delle pagine più dolorose delle vita nazionale".
"Trovo aberrante che la maggioranza del Senato abbia voluto iscrivere all'ordine del giorno per i primi di gennaio la proposta vergognosa di equiparare i reduci di Salò ai partigiani che contribuirono a liberare l'Italia dall'occupazione tedesca e dalla dittatura fascista", aggiunge Walter Vitali, ex sindaco di Bologna e oggi senatore ds. Mobilitati anche i capigruppo comunali del centrosinistra di Firenze che parlano di "uno schiaffo alla Resistenza, a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita ed hanno combattuto nella lotta di Liberazione del paese dal nazifascismo". Protesta anche la provincia di Bologna e annuncia mobilitazione l'Anpi, l'Associazione dei partigiani.
Il progetto di legge, primo firmatario il senatore di An di Giovanni Collino, sostenuto da un nutrito gruppo di colleghi di partito, è composta di soli due articoli. Il primo recita che "i soldati, i sottufficiali e gli ufficiali che prestarono servizio nella Repubblica sociale italiana (Rsi) sono considerati a tutti gli effetti militari belligeranti, equiparati a quanti prestarono servizio nei diversi eserciti dei paesi tra loro in conflitto durante la seconda guerra mondiale". Il secondo ordina ai distretti militari di aggiornare i fogli matricoli degli interessati. Il testo, dopo il Senato, dovrebbe essere approvato dalla Camera e forse non ci saranno i tempi tecnici per arrivare al varo definitivo. Ma la Cdl, e in particolare An, vuole fissare un altro mattone revisionista. Inoltre il partito di Fini, dopo avere concesso alla Lega la devolution e all'Udc il proporzionale vuole marcare la sua presenza.
Dunque An preme per l'approvazione del provvedimento, da sbandierare in campagna elettorale insieme al giro di vita sulla droga. La discussione generale sul disegno di legge Collino si è svolta nello scorso febbraio, quando la Cdl cercò di "scambiare" il finanziamento per le celebrazioni del 60 della Liberazione con il via libera all'equiparazione fra i combattenti.
(si.bu.)