Unità-Panini: L'attacco alle private? Un artificio targato Moratti
In tre anni di direzione del dicastero di viale Trastevere il ministro Moratti non si era mai fatto premura di rendere noti i dati delle ispezioni efferttuate per verificare l'attività delle scu...
In tre anni di direzione del
dicastero di viale Trastevere il
ministro Moratti non si era mai fatto
premura di rendere noti i dati delle
ispezioni efferttuate per verificare
l'attività delle scuole paritarie.
Giovedì è arrivata in Parlamento la
prima relazione sullo stato
d'attuazione della legge 62 del 2000.
Quella appunto, sulla parità
scolastica. Con un monito: basta con i
diplomifici. "Stupefacente - commenta
il segretario della Cgil scuola, Enrico
Panini - che nella relazione si denunci
l'inaccettabile mercato dei diplomifici
dopo che sono state modificate le
norme sugli esami di stato (contenute
nella finanziaria del 2002) e che la
circolare del 2003 li ha riportati in
auge. Questa mossa - conclude il
segretario - rappresenta solo un
artificio utile per tentare di evitare
denunce da parte dei parlamentari
durante il dibattito". Il segretario
generale della Uil, Massimo Di
Menna, invece, dopo aver colto con un
plauso l'annunciata "stretta" sui
privatisti alza la voce sulla
ridistribuzione finanziaria.
Esprimendo un profondo dissenso. "È
incomprensibile quello che afferma il
ministro - osserva Di Menna - visto
che il contributo da lei introdotto
viene dato a tutti, a prescindere dal
reddito. La questione invece la
sposterei sulla scuola pubblica, visto
che circa il 93% degli studenti
frequenta scuole statali. Spostare
risorse dello Stato dalla scuola di tutti
alla scuola di pochi avrebbe come
unica conseguenza quella di abbassare
il livello di istruzione in Italia"