Unità: «Non chiuderò le scuole nei piccoli comuni»
La Gelmini rassicura. Ma i sindacati: questa manovra così non può passare
di Maristella Iervasi / Roma
«NON INTENDO chiudere le scuole nei piccoli comuni». Così ha concluso l’incontro con i sindacati (Flc-Cgil, Cisl e Uil di categoria, Snals, Gilda e l’asso-
ciazione presidi) il ministro Maria Stella Gelmini. Senza però rivelare le soluzioni per salvare le scuole di collina e di montagna e dove invece si abbatterà impietosa la scure della Finanziaria. Un arcano che verrà sciolto solo in settembre, quando cominceranno gli incontri concreti sul regolamento di attuazione, previsto dalla legge entro 45 giorni. E che Gelmini già assicura: «Sarà condiviso». Ma i sindacati di categoria già dicono: «La scuola ne esce massacrata». Più netta la posizione di Enrico Panini, segretario generale Flc-Cgil: «Ci opporremo fortemente punto per punto alla manovra: quasi 150mila posti in meno sono l’avvio della dismissione della scuola pubblica». Più dialogante invece Massimo Menna della Uil: «Proficuo incontro ma prima dei tagli va studiato il dove e il come». Mentre Francesco Scrima della Cisl ricorda a Tremonti che «Attila non è un modello di strategia da seguire» e alla stessa Gelmini quello che disse in sede parlamentare: «La scuola non può essere solo un capitolo di bilancio».
Già i tagli. Al centro del faccia a faccia di ieri i contenuti di attuazione per l’istruzione contenuti nella manovra Finanziaria (art.64), che massacra letteralmente la scuola: 8 miliardi di tagli all’istruzione nei prossimi 3 anni. Di conseguenza, 150mila posti in meno tra docenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario, con lo spauracchio di istituti accorpati e la serrata di scuole nei comuni collinari e montuosi. «Devo attuare la Finanziaria perché sono un ministro di questo governo - ha detto ai sindacati il ministro -, tuttavia non rinuncerò agli obiettivi di qualità e quindi agli investimenti». Poi un fitto calendario di incontri in settembre e nel salutarli ha dato loro una sola garanzia: «Non intendo chiudere le scuole nei piccoli comuni» ma non ha rivelato dove il pesante taglio comunque si abbatterà.
Intanto, continua il «viaggio» sulle coste italiane dell’elicottero della Flc-Cgil per informare, insegnanti, studenti e famiglie in vacanza al mare dei pesanti tagli sulla scuola previsti dalla Finanziaria. Lo slogan: «Più qualità, per scuola, università e ricerca. No ai tagli», comparirà oggi nel cielo della Liguria, da Marina di Massa a Portofino.