Unità: Nicolais ammette: per gli statali niente soldi
Il ministro s’impegna però a reperire le risorse. Presto la norma per la stabilizzazione dei precari
/ Milano
PAZIENZA Cattive notizie per i lavoratori pubblici dopo la tre giorni di scioperi per chiedere il rinnovo dei contratti. Le risorse necessarie non ci sono. Almeno
per il momento. Unico spiraglio, l’impegno assunto dal governo con il sindacato per reperirle. E la promessa a mantenere l’impegno.
Lo ha detto il ministro delle Riforme e innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, che ha aggiunto che il tavolo di confronto con Cgil, Cisl e Uil sarà comunque aperto prima della fine dell’anno.
Nicolais ha sottolineato che «il governo ha sottoscritto un documento con cui si è impegnato a reperire le risorse nel momento in cui si discuterà del contratto». Ha inoltre spiegato che lo sciopero del pubblico impiego ha avuto un carattere «preventivo» e riguarda i nuovi contratti che - ha aggiunto - «spero avranno una durata triennale».
Sull’accordo politico nella maggioranza relativo alla stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, l’inquilino di Palazzo Vidoni ha assicurato l’impegno dell’esecutivo. «Ci stiamo lavorando - ha detto -. Il piano di stabilizzazione era già presente nella precedente Finanziaria. Ora si tratta di varare una norma ad hoc per proteggere chi ha già lavorato per tre anni nella pubblica amministrazione o chi maturerà questo periodo entro l’anno».
Le amministrazioni pubbliche, infatti, secondo un emendamento alla Finanziaria approvato ieri, potranno assumere i lavoratori precari che hanno contratti a tempo determinato o anche contratti di collaborazione coordinata e continuativa (i Co.co.co) che hanno lavorato con le pubbliche amministrazioni per tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente al 28 settembre 2007.
È quanto prevede l’emendamento alla Finanziaria presentato dal Relatore e che recepisce l’accordo di questa mattina raggiunto dalla maggioranza. Che per il sottosegretario all’Economia, Alfiero Grandi, rappresenta un passo importante.
L’emendamento, che stanzia per questo ulteriori 20 milioni di euro che si aggiungono ai 5 già previsti, stabilisce che entro il prossimo 30 aprile le amministrazioni pubbliche predispongano un piano triennale 2008-2010 per la progressiva stabilizzazione del personale precario «non dirigente». Contemporaneamente rimane fissato al 40% la soglia per il rinnovo di nuovi contratti di questo tipo, anche se «nelle more della stabilizzazione le amministrazioni continuano ad avvalersi del personale» che poi verrà assunto.
I requisiti per i precari da assumere rimangono quelli fissati con le precedenti finanziarie. La norma prevede però che il governo adotti «inderogabilmente entro il mese di marzo 2008» il decreto che fissa i requisiti delle tipologie di lavoro flessibile che verranno stabilizzate, la durata minima delle esperienze professionali, nonchè le modalità di valutazione che saranno utilizzate nelle selezioni dei precari da assumere.