Unità-Nella vertenza del pubblico impiego l'esecutivo ha riproposto ai sindacati dopo 15 mesi le stesse posizioni

Nella vertenza del pubblico impiego l'esecutivo ha riproposto ai sindacati dopo 15 mesi le stesse posizioni

"È una falsa partenza, con cifre truccate"

Felicia Masocco

ROMA Carlo Podda, segretario generale della Fp-Cgil. Dopo mesi di attesa finalmente un passo avanti. O no?
"A me sembra una falsa partenza. Dopo 15 mesi di dibattito mediatico e una convocazione a 72 ore dallo sciopero mi aspettavo ci fossero delle novità. Invece abbiamo registrato le stesse posizioni sentite fino alla nausea dal governo. Sono stati proposti aumenti del 4,3%. In più c'è stata la provocazione dei numeri manipolati per dimostrare che i lavoratori pubblici hanno preso più di quanto è realmente avvenuto".
In che modo sarebbero stati manipolati?
"Basta fare due calcoli. Gianni Letta ha detto che nel precedente biennio i ministeriali (gli statali) e la scuola hanno avuto aumenti di 106 euro, i parastatali 128 euro, e le autonomie locali 97 euro. Va chiarito che i ministeriali e la scuola hanno 1 milione e 400mila dipendenti; gli enti locali ne hanno 660mila; i parastatali che hanno preso gli aumenti più alti sono 56mila. Come si fa a dire che la media è 115 euro? Sono dati manipolati, sono state mescolate le basi di calcolo. Inoltre nel loro computo ci sono anche le spese per le missioni militari all'estero".
E per il bienno che si deve rinnovare, come si arriva alla media di 95 euro?
"Allo stesso modo, cifre manipolate pure quelle. L'aumento offerto non è di 95 euro, ma di 86. Tutti gli accordi precedenti sono stati fatti prendendo a riferimento i ministeriali-statali. L'accordo del 2002, quello della mediazione di Fini, dava un incremento di 195mila lire (101 euro). Oggi, con l'inflazione più forte, per i ministeriali si offrono 86 euro, 89 per la scuola, 76 per le autonomie locali e 103 per i parastatali. Con queste cifre oltre 2 milioni di dipendenti avranno aumenti tra i 76 e gli 89 euro, e 56mila avranno 103 euro. I 95 euro sono fumo negli occhi, siamo passati dalla finanza creativa alla contrattazione creativa".
Il sindacato ha confermato lo sciopero, ma andrà anche a trattare. Che cosa sono i tavoli tecnici annunciati?
"Quelli che si fanno quando si vuole prendere tempo. Il punto è che il governo non ha trovato l'accordo al proprio interno, quindi avanti tutta con questi tavoli di verifica. Per noi il tavolo deve essere negoziale, l'unica cosa da verificare è se c'è la volontà politica di trovare un punto di incontro tra i loro 86 euro e i nostri 130".
E dove prendere le risorse? Maroni, Stanca, e mezzo governo ripetono che i soldi non ci sono...
..."E mentre Stanca e Maroni esternavano il sottosegretario Vegas diceva che per il nuovo taglio delle tasse i soldi si troveranno. Quindi se si vuole, le risorse si trovano. Ma questo governo non considera il contratto un diritto dei lavoratori e non ritiene sia un suo dovere farlo".
Un altro ministro, Alemanno, dice che è un peccato che abbiate confermato lo sciopero, visto che si deve trattare tanto vale cominciare.
"Peccato che loro dopo 15 mesi abbiano confermato le stesse proposte. Lo sciopero si fa e il tavolo deve essere contrattuale. Venerdì a Roma saremo tantissimi".
Si dice che, se accordati, gli aumenti da voi richiesti sarebbero un pessimo esempio per le altre categorie. Non a caso il vicepresidente di Confindustria afferma che sono fuori dall'accordo del '93.
"Invece sono dentro quell'accordo che non è stato ancora disdettato: i contratti si fanno secondo quelle regole e vanno applicate a tutti".

Carlo Podda
segretario Fp Cgil