FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3827407
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: Mussi da Prodi. Per la ricerca accordo più vicino

Unità: Mussi da Prodi. Per la ricerca accordo più vicino

Vertice anche con Padoa-Schioppa Oggi si decidono i nuovi stanziamenti

14/11/2006
Decrease text size Increase text size
l'Unità

di Massimo Franchi / Roma

LA SOLUZIONE si avvicina. Sui fondi per la ricerca oggi sarà la giornata decisiva. Ieri sera il ministro Mussi ha incontrato a palazzo Chigi Prodi e Padoa-Schioppa. «Un giro d’orizzonte sulle cifre», prima del nuovo incontro di oggi nel quale si deciderà di
quanto aumentare gli stanziamenti e dove trovare le risorse per farlo. Nessun commento alla fine dell’incontro, ma sia il premier che il ministro dell’Economia concordano sull’importanza strategica della ricerca e dell’università e per questo sono disposti ad un ulteriore sforzo. Si punta ad aumentare il Fondo ordinario sia per le Università che per gli enti di ricerca evitando il taglio del 20 per cento dei cosiddetti consumi intermedi (utenze, carta, eccetera). Proprio su questo capitolo di risparmio erano arrivati gli strali dei rettori e dei ricercatori nei giorni scorsi, fino alla minaccia (poi rientrata) di non votare la Finanziaria da parte della senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Ieri è toccato ad un altro premio Nobel Carlo Rubbia protestare perché «in pericolo c’è la stabilità del sistema della ricerca in Italia», e allo scienziato Pier Giorgio Strata, che parla di «deficit mostruoso».
Ricerca sempre protagonista anche nel dibattito parlamentare con prese di posizione molto forti e nette. Nell'Ulivo il problema è assai sentito, anche perché il tema del sostegno alla ricerca e all'università è centrale nel programma di governo del centrosinistra. La vicecapogruppo dell'Ulivo a Montecitorio, Marina Sereni, ammette la difficoltà: «Ora noi dobbiamo mantenere i fondi per i nuovi ricercatori e recuperare il taglio di luglio che rischia di mettere in difficoltà il funzionamento delle università - ha spiegato ieri -. Come maggioranza stiamo lavorando ad una modifica della Finanziaria in questo senso, dobbiamo chiedere anche al ministro dell’Economia di fare uno sforzo».
I più decisi a battersi per la ricerca nella maggioranza però sono i parlamentari della Rosa nel pugno. «Dato che non si riesce a sbloccare la questione della ricerca, ho chiesto a Dario Franceschini, di riunirci immediatamente e se non si risolve il problema dei tagli noi ci asterremo su tutto in aula - ha minacciato il capogruppo Roberto Villetti -. La ricerca non può essere trattata come una cenerentola, è una questione che fa parte della “mission” della Finanziaria - ha proseguito -. Emma Bonino tra l'altro aveva chiesto su questi temi un collegato entro il 15 novembre del quale non si è più saputo nulla. Prodi credo - conclude - potrà capire che la nostra protesta non è per un nostro ministro ma perché riteniamo che quello che che accade nel Paese, le proteste che ci sono, non possano non trovare espressione in Parlamento».
Anche nell’opposizione si alzano voci che appoggiano la protesta del ministro Mussi. Per Giuseppe Valditara di An «una volta tanto il ministro Mussi merita un plauso. Con onestà intellettuale - ha detto - ha fatto chiarezza sulle notizie provenienti dal ministero dell'Economia relative ai vantati nuovi finanziamenti alla ricerca, rivelando che in realtà si trattava di fondi già previsti in finanziaria».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL