Unità: Mussi: «Aumenterò del 20% lo stipendio dei ricercatori»
UNIVERSITÀ
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«Gli stipendi dei ricercatori sono oltraggiosi, voglio aumentarli del 20%». Lo ha detto il ministro per l'Università e la Ricerca, Fabio Mussi, durante un incontro in una sezione Ds di Roma. «L'Italia - ha sottolineato Mussi - è l'unico Paese in cui il numero degli ordinari e degli associati è uguale a quello dei ricercatori. Dobbiamo ripristinare la piramide assumendo più ricercatori e aumentando i loro stipendi».
Allargando il discorso, il ministro ha garantito che sono in arrivo nei prossimi anni «una barcata di soldi per università e ricerca, e chi è più bravo li prende». Non usa mezzi termini Mussi nel preannunciare che i tempi delle vacche magre stanno, almeno parzialmente, per finire. Sono lontani i tempi delle frizioni con la parte del governo che sembrava penalizzare il mondo universitario. «Stanno arrivando i soldi della finanziaria e quelli europei - ha sottolineato - a questo punto sono le università a doversi svegliare».
In particolare, ha ricordato Mussi, sono in arrivo «960 milioni di euro in 3 anni dalla finanziaria, ma soprattutto 53 miliardi di euro in 7 anni dal settimo programma quadro europeo, che presenteremo lunedì in pompa magna ai Lincei. Noi speriamo di arrivare al 14% di questi fondi, cioè 9 miliardi. In più - ha aggiunto il ministro - ci sono i fondi strutturali europei. I soldi per la ricerca ci sono, sono le università che devono presentare i progetti». Mussi ha anche fatto cenno al sistema attuale di assunzione dei ricercatori, sottolineando di essere in linea teorica «per l'abolizione dei concorsi. Tu chiami chi vuoi - ha chiarito - poi io ti valuto, e dopo ripetuti errori ti levo i soldi. Sono per introdurre il principio del superamento dell'inamovibilità dei docenti universitari». Mussi ha posto l'attenzione sulla autonomia degli atenei e della comunità scientifica, che attraverso la nuova agenzia di valutazione di imminente varo «dovrà assumersi la responabilità sulla base dei titoli di assumere qualcuno, poi l'agenzia valuterà».