Unità: Mussi al Cun: «Favorite i giovani ricercatori»
«RIENTRO CERVELLI»
Dopo il caso del docente richiamato dalla Mongolia all’università di Macerata e le proteste dei ricercatori del progetto “rientro dei cervelli” che rischiavano di tornare all’estero, il ministro Mussi chiede al nuovo Consiglio universitario nazionale (Cun, appena rinnovato) di garantire a tutti i partecipanti le stesse possibilità di poter diventare docenti nelle università che li hanno accolti. Al Cun, il cui parere è quasi vincolante per le richieste sulle chiamate nominali degli atenei, il ministro Mussi chiede in una lettera di rivedere l’interpretazione della legge (la 230/2005) per «consentire ed agevolare la stabilizzazione in ruolo dei docenti rientrati tramite il progetto», valutando con più attenzione anche «il periodo di docenza nelle università italiane». Fino ad oggi il Cun nel valutare i titoli di idoneità accademica acquisiti dava più importanza alle docenze fatte all’estero (con un interpretazione rigida del principio dell’equipollenza) e questo sfavoriva i ricercatori più giovani che difficilmente potevano avere esperienze di questo tipo. Mussi punta quindi a riconoscere maggiormente gli sforzi degli studenti che si sono formati in Italia e che poi sono stati costretti ad andare all’estero perché bloccati dalle “baronie di facoltà”. Sono circa 450 e per ora solo una decina ha ottenuto una docenza.
m.fr.