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Unità-Moratti:che Tornino in Moschea

Furio Colombo Il ministro Moratti - con una decisione tipica del suo modo di operare, conformista e fatto soltanto di big bang di retorica - ha fatto cadere l'intelligente idea degli insegn...

14/07/2004
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l'Unità

Furio Colombo

Il ministro Moratti - con una decisione tipica del suo modo di operare, conformista e fatto soltanto di big bang di retorica - ha fatto cadere l'intelligente idea degli insegnanti del liceo "Agnesi" di Milano. Il risultato è che venti ragazzi egiziani di religione islamica non frequenteranno una scuola statale italiana, si rifugeranno nell'aula di qualche moschea, impareranno solo il Corano, non sfioreranno alcun aspetto, nome, fatto della cultura italiana perché, nonostante il realismo e l'ingegnosità di un gruppo di bravi insegnanti, la Moratti ha detto no.
C'è da domandarsi se, adesso, i rappresentanti dei Ds e di Rifondazione comunista che, insieme alla Lega, e come la Moratti, avevano già detto risolutamente di no, adesso siano soddisfatti.
No a che cosa? Al fatto che - per tranquillizzare le famiglie - la scuola milanese aveva accettato di accogliere i ragazzi egiziani in un'aula che avrebbe avuto un'unica differenza, rispetto alle altre aule: niente simboli religiosi. Ma, in comune con tutto il resto della scuola, avrebbe assunto l'impegno di seguire integralmente il programma della scuola pubblica italiana, proprio come in tutte le altre classi
Invano Umberto Eco, su "la Repubblica" di ieri ha spiegato pazientemente e meticolosamente che la classe senza simboli religiosi era il risultato di una negoziazione. I parenti egiziani dei nuovi studenti accettavano tutto, della scuola italiana, ma non volevano simboli cristiani. I ragazzi italiani non avrebbero potuto andare con i nuovi compagni di scuola egiziani in quell'aula perché la legge italiana (o almeno la scuola della Moratti) invece quel simbolo lo esige.
Dunque la classe senza simboli era l'esito positivo di una negoziazione, tenendo conto di limiti reciproci. C'è da sperare che il teorema di Eco (il meglio è nemico del bene) abbia persuaso almeno i vivaci critici di sinistra che si sono levati a sgridare gli insegnanti milanesi. Infatti se il meglio è l'integrazione piena e fraterna, che però nella scuola italiana, ovviamente non laica, è impossibile, il bene era l'espediente con cui i tenaci professori di Milano avevano trovato un modo di accogliere i ragazzi egiziani. Quel modo, che abbiamo appena descritto, e che tanti hanno prontamente criticato, adesso si risolve in niente. Niente è una gran bella soluzione: nessuno dei ragazzi islamici andrà a quella scuola pubblica italiana e non se ne parla più. Contenti?
Eppure bisognava capire subito che se uno si trova, per qualsiasi ragione e su qualunque questione, dalla parte della Lega, è sicuramente dalla parte sbagliata. Adesso, trovarsi dalla parte della Moratti è ancora più imbarazzante. Ci pensate? Abbiamo invitato venti adolescenti immigrati a non venire a scuola perché, con la soluzione trovata dagli insegnanti di Milano (aula senza simboli religiosi solo per loro) non sarebbero stati abbastanza integrati. Giorno triste, per l'integrazione, per la scuola italiana, per il buonsenso.
Ma attenzione. Questo governo che dice che in una classe senza crocefisso non sei abbastanza integrato, è lo stesso governo che ha tenuto per venti giorni, in piena estate, in mezzo al mare, alcune decine di profughi africani, dunque dall'inferno del mondo. Poi li ha ammessi a sbarcare solo perché il capitano che li aveva salvati ha forzato il blocco. Ma quello stesso governo ha fatto prontamente arrestare il capitano della nave, esponente di una associazione di volontariato che ha come scopo di salvare i naufraghi. Lo ha arrestato con l'infamante accusa di traffico di clandestini. Un messaggio per dire a ogni altro comandante: lungo le coste italiane nessuno provi a salvare naufraghi, disperati, gommoni alla deriva.
Che cosa c'è in comune tra le due storie? C'è il grado infimo di civiltà imposto all'Italia da questo governo che è efficiente solo nelle attività di persecuzione. E c'è il ministro Castelli, contento, adesso sia della espulsione degli studenti egiziani dalla scuola italiana che dell'arresto del capitano di una nave che aveva osato salvare naufraghi lungo le coste italiane. Due minacce intollerabili per l'integrità della nostra stirpe.
Furio Colombo


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