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Unità-"Moratti bocciata in tutte le materie"

La legge sull'università è inaccettabile, e non ha nessuna copertura finanziaria" "Moratti bocciata in tutte le materie" Wanda Marra ROMA "Riteniamo il disegno di legge della Mora...

07/03/2005
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l'Unità

La legge sull'università è inaccettabile, e non ha nessuna copertura finanziaria"

"Moratti bocciata in tutte le materie"

Wanda Marra

ROMA "Riteniamo il disegno di legge della Moratti assolutamente inaccettabile e non condivisibile da nessun punto di vista. Non si capisce il motivo di tutta la fretta del ministro per un intervento confusionario, contraddittorio, appiccicaticcio. Si vuole far indossare all'università il vestito di Arlecchino fatto di tante toppe". Guido Fabiani, Rettore dell'Università di Roma Tre e membro del comitato di Presidenza della Conferenza dei Rettori, spiega con nettezza perché il Presidente, Piero Tosi, giorni fa abbia detto alla Moratti che sul disegno di legge sull'università calendarizzato per l'8 marzo non ci sono margini di trattativa.
Rettore, come mai l'altro ieri c'è stato uno strappo definitivo su un provvedimento che in realtà la Moratti ha presentato oltre un anno fa?
Noi, in verità, in quest'ultimo anno e con quest'attuale presidenza della Conferenza dei rettori abbiamo avviato un rapporto di stimolo critico responsabile e continuo nei confronti del Ministero. Ci siamo sempre mossi con la consapevolezza che mettere mano a un disegno compiuto di riforma dell' università è estremamente difficile e complesso.
E allora, cosa è successo?
Abbiamo fatto una serie di osservazioni che o sono state ignorate o distorte. Per esempio abbiamo sempre chiesto che non si dovesse usare lo strumento della legge delega, ma quello della legge ordinaria per far sì che si potesse avere discussione e confronto ampli. Ora la Moratti ci dice che in questi giorni il disegno di legge è divenuto ordinario, e l'8 viene portato alla Camera per approvarlo. Ma quando si discute se ci sono solo 4 giorni?
Ci può riassumere le richieste principali che avevate avanzato alla Moratti?
Abbiamo chiesto che si faccia una terza fascia della docenza che riconosca il ruolo delle funzioni di ricerca e didattica che svolgono gli attuali ricercatori. Ci si risponde con una precarizzazione di questa fascia e con il suo svuotamento. Mentre si propone un'idoneità per professore associato aperta, senza tetto e senza limiti. Per passare da ricercatore ad associato c'è un delta di stipendio annuale nell'ordine dei 20mila euro annui. Abbiamo 25mila ricercatori, oltre ad assegnisti, dottorandi, ecc, per cui c'è una potenzialità di ingresso nella fascia associati di migliaia e migliaia di persone. Questo non è sostenibile economicamente e non ha nulla a che fare con il merito e il rigore. Oltre al fatto che bloccherebbe ogni possibilità d' ingresso dei giovani. E farebbe crescere la fuga dei cervelli. Noi chiediamo per esempio che si torni indietro sulla decisione che ha preso il Ministro di ridurre ad un anno il tempo di conferma per i ricercatori. Non c'è nessun ricercatore che sia in grado di svolgere una ricerca seria in un anno e portarla per la conferma. E tutto questo si vuole fare a risorse fisse.
A proposito di risorse. Quali sono quelle che il Ministro prevede?
Questo disegno di legge non ha nessuna copertura finanziaria. Non sappiamo come si possano coprire finanziariamente interventi demagogici, disorganici ed elettoralistici. Questo è il punto vero. Si dice giustamente di dover finanziare le università private. Ma non siamo assolutamente d'accordo di destinare loro il 7%, detraendo questa stessa quota dalle università statali.
Quale sarebbe stata a questo punto la condizione per mediare con il Ministro?
Ci siamo rifiutati di andare all'incontro come comitato nella sua interezza, perché abbiamo ritenuto che non ci fossero le condizioni per il dialogo, a meno che l'iter legislativo non fosse sospeso o radicalmente modificato. Così abbiamo chiesto a Tosi di comunicare alla Moratti la nostra posizione, che è la stessa del Cun, della Conferenza nazionale dei Presidi di Facoltà e dei sindacati.
Il ddl doveva essere in un primo momento discusso il 21 febbraio, ma poi è stato rimandato anche per una certa confusione sul testo, che è stato rivisto più volte. Sembra ci siano divergenze tra la stessa Moratti e il relatore di maggioranza Mario Pepe, oltre che con il Governo&
A noi risulta che c'è una certa insoddisfazione anche all'interno della maggioranza di governo e sicuramente riteniamo che il Ministro avrebbe avuto piacere ad ottenere un sostegno anche parziale della Crui. Ma allora deve ascoltarci con attenzione.
Se l'8 la Camera approva il disegno di legge della Moratti, voi cosa farete?
Intanto, ci sarà il passaggio in Senato. E noi con tutto il sistema universitario ci mobiliteremo perché si riveda l'impianto del provvedimento. Non staremo minimamente fermi a guardare.

Guido Fabiani
Rettore Università Roma Tre


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