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Unità: Mense più care, classi da 38 alunni

Non c’è bisogno di scomodare i massimi sistemi e aspettare l’approvazione del decreto per rendersi conto dei pesanti danni che il nuovo corso Gelmini provoca alla scuola

30/09/2008
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l'Unità

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Qualcosa già accade con costi e disagi evidenti.

Dalla cronaca di ieri arriva una denuncia da Cosenza. Una bambina disabile priva di un piedino, di un braccio e con una paresi facciale avrà l'insegnante di sostegno solo per due ore al giorno. La storia di M., sette anni, iscritta alla prima elementare, figlia di due disoccupati calabresi viene da Franco Corbelli, leader del movimento Diritti civili, che critica il decreto Gelmini «i cui effetti - dice - sono di inaudita gravità». «La bambina - afferma Corbelli - ha bisogno naturalmente di un insegnante di sostegno che la segua per tutta la giornata scolastica, così come è avvenuto lo scorso anno nella scuola materna statale, dove era iscritta. Quest'anno invece, dopo il decreto del Governo sulla scuola, la piccola M. non ha più l'insegnante di sostegno per tutta la mattinata. Ma solo per due ore». «Chiedo alle autorità preposte - sostiene ancora Corbelli - di intervenire e cancellare questa grande ingiustizia nei confronti della piccola disabile e riparare uno dei più gravi danni prodotto con il decreto taglia insegnanti e cancella scuole. Questa bambina ha tutto il diritto di avere un suo insegnante di sostegno e di andare a scuola».

* * *

Cosa minore, ma per famiglie monoreddito con figli, pesante, l’aumento della mensa scolastica. Riflessi della demagogia sull’Ici. In media il costo complessivo dei pasti è salito del 20%. I bambini devono mangiare, sia al modulo sia, soprattutto, al tempo pieno. I genitori pagano. Poi a fine anno sommeranno cosa a cosa tra gas, luce, telefono, pane, pasta... E spesso le quantità diminuiscono.

Raccontatele all’Unità storie analoghe.

* * *

Gli insegnanti, molti, stanno già pagando, avendo perso il lavoro. È capitato che due gruppi da diciannove alunni hanno fatto una classe. Esiste una sezione dell’Ipsia di Genzano di Roma con 38 ragazzi. A cui, tra un po’ toglieranno i laboratori. A cosa serve stare a scuola così in considerazione del fatto che alcuni istituti professionali sono frequentati da ragazzi già demotivati allo studio e che in queste condizioni avranno la certezza che la scuola non servirà nemmeno per un lavoro presto e subito. Bel modo di combattere il bullismo!

* * *

Nei licei è arrivata l’indicazione del ministero, per i corsi di lingua, di ridurre da tre a due le ore del prof. La terza ora, in verità, era una compresenza con il lettore. Così però per far completare l’orario all’insegnante messo fuori in quell’ora lo stesso avrà nove classi (l’orario completo è di 18 ore settimanali).

Se la media di ragazzi è uguale a 25 (se va bene) per classe il prof ne avrà 225.

In un anno a mala pena si ricorderà i cognomi, i nomi nemmeno a parlarne.

Figuriamoci il livello del loro apprendimento.

fabioluppino@hotmail.com


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