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Unità-Maturità atto terzo: tanta paura per nulla

Maturità atto terzo: tanta paura per nulla Ieri l'ultima prova scritta: ogni scuola ha il suo quiz, solito tam-tam in rete, alla fine tutti rincuorati Chiara Martelli ROMA "Vado, li ...

22/06/2004
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l'Unità

Maturità atto terzo: tanta paura per nulla

Ieri l'ultima prova scritta: ogni scuola ha il suo quiz, solito tam-tam in rete, alla fine tutti rincuorati

Chiara Martelli

ROMA "Vado, li ammazzo e torno. E sarò vincitore". "Ma come fai a essere così tranquillo? Guarda le mie mani! Non riesco neppure a fumarmi una sigaretta. Ho paura. Son dieci giorni che prendo il Lexotan". "Dài, Elena rilassati. Tra poco tutto sarà finito: mare, amici, divertimento e l'esame di maturità sarà soltanto un ricordo". La tensione si spezza in una risata. Poi Marco le dà un buffetto e le sussurra: "Pensa che non passerai più le ore a trascrivere libri in versione tascabile né farai frenetiche corse per nascondere sotto il banco quel fantastico suggeritore cartaceo all'arrivo del prof. È la svolta! Credimi". Sorrisi e trepidazione si avvicendano davanti all'istituto turistico Cristoforo Colombo di Roma dove è raccolta una parte dell'esercito dei 490mila maturandi del 2004. Un primo gruppo già di buon ora ha messo in archivio lo spauracchio del tris degli scritti, mentre un altro si accalca all'ingresso. Marta aspetta seduta in un angolo. Sfogliando velocemente il libro di storia dell'arte. Lucia e Nicola tengono banco con un vorticoso botta e risposta, mentre Francesca si risistema il trucco. Ma sulla porta arriva un bidello. "È ora di entrare".
Facile facile Il faccia a faccia con la prova più temuta che ha tenuto con il naso incollato sui libri per l'intero fine settimana oltre il 50% dei ragazzi pare essersi conclusa con un esito positivo nonostante la ridda di tipologie di compito: la trattazione sintetica di argomenti, quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi a soluzione rapida, casi pratici e professionali, sviluppo di progetti, un mix di quesiti a risposta aperta e chiusa. Anche quest'anno la formula più adottata è stata quella dei quesiti a risposta aperta scelti dal 44,60% delle commissioni, e poi 18,17% per quelli a risposta chiusa mentre il 20,51% delle commissioni ha preferito combinare le due modalità. "Pensavo fosse più difficile - esorta Fabio al 5° anno di ragioneria - Ci credete se vi dico che il compito me lo ha fatto praticamente la prof di matematica?". "Certo che ci credo - gli risponde Chy dal forum di Studenti.it - Da noi appena il presidente si allontanava le risposte ce le dettavano". "È andata benissimo - esclama David a un passo dal "licenziamento" dall'Istituto Tecnico per i servizi turistici Leonardo da Vinci di Roma - Tutto senza sorprese. Le materie da studiare le conoscevamo già all'inizio del secondo quadrimestre. Tecnica turistica è stata tradotta in un quiz a vero o falso, matematica è stata sostituita con educazione fisica. Come poteva andar meglio?".
Io so che tu sai... Ma continua a impazzare la fiera della soffiata (che ha esordito sul web con la caccia al toto autore telematico), stavolta messa sotto attacco da una denuncia di Simone Paini, presidente dell'associazione Alleanza studentesca (movimento vicino all'Udeur), il quale - con tanto di carte alla mano - sostiene che alcuni ragazzi erano stati preventivamente avvertiti sui quesiti dagli stessi docenti. "Sono giorni che denunciamo la cosa - afferma Paini - e ci lascia perplessi che il ministero non ci abbia ancora contattato per ricevere il materiale in nostro possesso". Ma non per tutti è stata una passeggiata. Anzi, c'è a chi sono bastate 3 ore di terza prova scritta per mandare in fumo il lavoro di cinque anni. "Avevo fatto una prima prova fantastica. Una seconda d'incanto. Il che mi aveva indotto a pensare che con un esame così come minimo un bel 90 non me lo toglieva nessuno. Invece è arrivato il test: domande cavillose, super pignole. Mi ero preparato anche i mitici bigliettini, ma in classe non sono arrivati degli insegnanti bensì un plotone delle SS".
Scorie di refuso Intanto mentre qualcuno si lecca le ferite e qualcun altro inneggia al "miracolo", una minoranza di "pseudo-maturi", e precisamente quelli del liceo classico, continuano a scorrazzare nella rete in attesa che il ministro Moratti si pronunci sulla valutazione post-refuso. Quella che accorderebbe d'ufficio 15 punti per la versione errata di greco. "Questa storia è stata presa sotto gamba - afferma Maria Melania - Neanche i tg ne hanno parlato. A me non interessa e personalmente farò ricorso".


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