Unità: Maestro unico, partono le occupazioni di genitori e docenti
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Palermo
Prof esclusi: «Nessuna cattedra per noi»
I docenti siciliani precari domani scendono in in piazza da piazza Croci fino alla Prefettura. Chiedono il ritiro del decreto che prevede anche il ritorno al maestro unico, una marcia indietro sui tagli all’organico di sostegno e del personale Ata. Dicono «no» all’accorpamento delle classi e vogliono una «completa revisione» dei criteri con cui sono state gestite le assegnazioni provvisorie. «Le poche cattedre rimaste in Sicilia - denunciano - sono state quasi tutte assegnate a docenti di ruolo che avevano chiesto la mobilità».
Roma
Elementare del Casilino: «Una settimana di mobilitazione»
«Non rubiamo il futuro ai nostri figli».È nato nella capitale il coordinamento cittadino docenti-genitori. E contro la restaurazione del maestro unico, ecco la prima scuola di Roma occupata: l’elementare «Iqbal Masih» di via Ferraironi al quartiere Casilino (126° circolo didattico). Ed oggi, nel corso della nuova assemblea pubblica, aperta a tutti gli altri municipi e docenti, la lista potrebbe allungarsi. I circa 450 alunni dell’elementare comunque non perderanno lezioni: al mattino tutti in classe, poi laboratori e dibattiti. E la sera, genitori, bimbi e insegnati, a letto nelle classi
Ancona
Tutti con le t-shirt della protesta
Insegnanti, genitori e bidelli indosseranno una maglietta-slogan: «Voglio una scuola che vale. No ai tagli». Così si apre la prossima settimana l’anno scolastico ad Ancona, nelle Marche. Una protesta davanti ai cancelli e poi volantinaggi e sit-in davanti a tutte le scuole della provincia, soprattutto elementari e medie. Una mobilitazione contro il decreto Gelmini-Tremonti sui tagli agli organici della scuola e che prevede anche l’introduzione del maestro unico alla primaria. Una prima mossa per studiare altre iniziative di lotta.
Napoli
Provveditorato assediato
da chi è già senza lavoro
Fronte caldo anche a Napoli. Al grido di «Nessun posto vada perduto» i precari delle elementari di Napoli e provincia continuano la mobilitazione. Nei giorni scorsi in cento hanno «occupato» gli uffici scolastici regionali: dopo anni di supplenze quest’anno si son visti di punto in bianco lasciati fuori anche dalle cattedre a tempo. Protesteranno anche oggi. Per mercoledì nella sede della Uil-Campania è prevista una conferenza stampa dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Due giorni dopo, presso l’istituto «Isabella D’Este) un’assemlea per le iniziative di lotta.