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Unità: La scuola di tutti. Libri gratis e bonus a chi non può

Il ministro Fioroni ha stanziato 258milioni Via libera all’assunzione di altri precari

25/07/2006
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l'Unità

di Marzio Cencioni / Roma

LA SCUOLA DI TUTTI Borse di studio e libri gratis per le famiglie disagiate e assunzione di 23mila precari nella scuola. Il ministro Fioroni ha dato il via libera a due diversi provvedimenti: il primo riguarda lo stanziamento di 258 milioni di euro per aiutare chi non può fare

fronte agli obblighi scolastici, il secondo per sanare una situazione che oramai si trascina da anni senza soluzione, il posto di lavoro per le migliaia di insegnati che lavorano nella scuola senza un contratto definitivo. «Ci sono famiglie italiane per le quali il problema del diritto allo studio, e conseguentemente quello della dispersione scolastica, - ha commentato il ministro Giuseppe Fioroni - sono un problema che attiene alla sopravvivenza economica quotidiana. Osserviamo inoltre che nuove categorie sociali, fino ad oggi al riparo, entrano nelle fasce di povertà: sono famiglie che sopravvivono con 15 mila euro l'anno e per le quali la spesa per la scuola diventa un onere insostenibile».

Via dunque ai provvedimenti. Con il primo sono stati assegnati 155 milioni di euro in borse di studio da assegnare al sostegno delle famiglie meno abbienti per agevolare la frequenza scolastica nelle scuole medie e in quelle superiori. L'altro, invece, assegna 103 milioni e 291 mila euro, pari a 200 miliardi di vecchie lire, che consentiranno alle Amministrazioni locali, per l'anno scolastico 2006-2007, la fornitura gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole medie e, anche nella forma del comodato, a quelli delle secondarie superiori che si trovino nelle stesse condizioni di necessità. Saranno soprattutto le regioni del Sud a beneficiare degli interventi del ministero della Pubblica Istruzione per il sostegno alle famiglie non abbienti. In particolare, secondo i dati forniti dal ministero, sono quattro le regioni con più del 30% di famiglie con un reddito annuale fino a 15.493,71 euro: Molise, Basilicata, Calabria (che ha il valore più alto con 35,2%) e Sicilia.

Mentre la Campania (27,2%) è la regione con il maggior numero di alunni che presumibilmente appartengono alle fasce meno abbienti: 260 mila, seguiti dai 246 mila della Sicilia e dai quasi 150 mila della Puglia (24,3%). Lombardia e Veneto sono, invece, le regioni con meno situazioni di disagio, rispettivamente con l'8,2% e il 91%. Nel resto d'Italia settentrionale e in quella del Centro la percentuale varia tra il 10 e il 15%.

L’assunzione dei precari riguarderà invece 23.500 persone. «È una svolta importante per la valorizzazione del personale e per un turn-over dei docenti drammaticamente bloccato dalla politica del precedente Ministro - ha detto Dorina Bianchi della Margherita. «È un segnale molto positivo - prosegue - il fatto che il Ministero della Pubblica Istruzione e il Governo abbiano a cuore la questione della formazione e del buon funzionamento del sistema scolastico. Per la scuola italiana, che ha tra le sue peculiarità quella di voler integrare i diversamente abili, è indispensabile un aumento del personale docente».


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