Unità: La scienziata: «Giudizio positivo, ma serve una politica per la ricerca»
Margherita Hack
wa.ma.
Margherita Hack, qual è la sua valutazione del primo anno del governo Prodi?
«Vorrei citare per cominciare le cose a mio giudizio più positive.
Tra queste, innanzitutto le lenzuolate del ministro per le Attività produttive Pierluigi Bersani sul tema delle liberalizzazioni, fatti così importanti per la vita di ognuno di noi.
Ora c’è il tentativo importante di mandare avanti i Dico e di fare la legge sul conflitto d’interessi, come anche di varare la riforma della Rai di Gentiloni. Voglio anche ricordare l’impegno per cancellare la Bossi-Fini e fare una legge più umana per gli immigrati».
Per quel che riguarda la scienza e la cultura?
«Per la scienza non è che sia stato fatto molto, in realtà. Sono stati riaperti i concorsi per ricercatori, ma le norme sono farraginose, non c’è accordo da parte degli addetti ai valori. Ma giudico comunque positivo che si siano rimesse in moto le cose. I fondi per la ricerca sono aumentati, ma non a sufficienza. È importante poi che siano state cancellate le leggi della Moratti sulla scuola».
Indicazioni?
«Servono più fondi per la ricerca, che è fondamentale, è una delle grandi priorità del nostro paese. Con quelli attuali non è possibile mantenere una posizione di quinta o sesta potenza mondiale, come siamo attualmente noi. Senza una buona politica sul versante della ricerca, insomma, è difficile mantenere una posizione di prestigio in campo internazionale».
Voto: Date le ernormi difficoltà darei un 7.