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Unità: La classe per insegnare pace e integrazione»

Il ministro Fioroni inaugura l’anno: «Niente tagli sugli insegnanti di sostegno»

12/09/2006
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l'Unità

di Massimo Franchi

Il ballo dei ragazzi rom e una poesia recitata a gesti da un ragazzo sordomuto a sancire che la scuola è integrazione. Per la campanella del primo giorno il ministro Fioroni ha scelto di visitare due istituti romani, uno pubblico e uno paritario nel quartiere Montemario. La «Paolo Stefanelli» sorge a poca distanza da un campo nomade, come migliaia di scuole in giro per la penisola. Lì bambini e ragazzi si conoscono e diventano amici, senza i pregiudizi dei grandi. E nel giorno del quinto anniversario dell’11 settembre americano il ministro ha ricordato che «la pace la costruisce la gente e la scuola è un elemento fondamentale per sconfiggere il terrorismo, abbattendo paure e pregiudizi, favorendo l'integrazione. La scuola è un luogo di democrazia che aiuta anche i genitori stranieri a divenire partecipi, attraverso i loro figli, dei principi e dei valori della nostra società». Poi la citazione di padre Balducci, fondatore di Testimonianze: «La costruzione della pace non è un nuovo capitolo da aggiungere alle nostre attività pedagogiche. La pace va intesa come rifondazione della pedagogia, come rifondazione dell'uomo». L’anno scolastico post Moratti comincia dunque con la voglia di mandare in pensione l’idea di scuola-azienda per rilanciare quella di scuola comunità. Su come migliorare l’integrazione rimpinguando anche i pochi fondi previsti dalla Moratti (solo 500 mila euro) il nuovo governo pensa ad un piano molto preciso. Apprendimento intensivo della lingua italiana per i ragazzi stranieri che spesso vengono bocciati non per le loro incapacità, ma solo per la scarsa conoscenza della nostra lingua. In più sarà creata una equipe specializzata del ministero a disposizione di tutti gli istituti per propagandare le esperienze migliori in materia (che pure ci sono) per renderle più diffuse sul territorio.

Per ultimo, una più continua e attenta formazione dei docenti per renderli più pronti al rapporto con i ragazzi.

Le paure di tagli ai già disastrati conti del ministero vengono bloccati. Sulle voci di tagli agli insegnanti di sostegno Fioroni puntualizza che «non c'è nessuna ipotesi di ridurre il numero di questo tipo di insegnanti», mentre sulla Finanziaria il messaggio del ministro è molto chiaro. «La scuola non può sopportare altri tagli. Dobbiamo recuperare le risorse attraverso la razionalizzazione degli sprechi - ha spiegato Fioroni - auspico, pertanto iniziative nell'ambito dell'autonomia scolastica, che non gravino su spese statali».

Tra le novità annunciate ieri c’è poi la “student card”, una tessera che sarà spedita a tutti i ragazzi che comprende diverse tipologie di incentivi e facilitazioni nei trasporti locali e territoriali, musei e teatri.


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