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Unità: L’università boccia il premier, vince Prodi

Test in diretta a Romatre. «Ma ha stravinto la televisione, non la politica...»

04/04/2006
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l'Unità

di Simone Collini/ Roma

E FINÌ CON IL GRANDE comunicatore bocciato da chi la comunicazione la studia o ne ha fatto una professione. Duecentoquaranta studenti e quaranta specia-
listi si sono chiusi nell'aula magna dell'Università Roma Tre davanti a un maxischermo. Per un’ora e mezza hanno guardato il duello tv tra Prodi e Berlusconi e ogni trenta minuti hanno dato il voto ai due contendenti sul modo di esporre i concetti, sulle parole usate, sulla gestualità, sulla mimica. Risultato: in una scala che andava da "-3" a "+3", Berlusconi ha ottenuto risultati in linea con il Pil italiano, quando non è sceso sottozero; Prodi è andato meglio, ma anche il leader dell'Unione ha collezionato diversi "0,". Il leader del centrodestra è stato inoltre percepito come "più emotivo", nel senso che indirizzava i messaggi più alla "pancia" che alla parte razionale; Prodi "più logico" e "più calmo".
L'esperimento ha lasciato soddisfatti gli organizzatori, anche se l'atteggiamento del distacco tipico dello scienziato si è andato a far benedire dopo un quarto d'ora di trasmissione: all'ennesimo "la situazione è completamente diversa" detto da Berlusconi in risposta a Prodi, la risata degli studenti è esplosa liberatoria. Per non parlare del boato sull'appello finale del premier o degli applausi che scattano sulle battute più efficaci del Professore. Poi però, quando si tratta di votare, gli studenti di Sociologia, di Lettere e del Dams di Roma Tre fanno diligenti il loro compito. Prendono le quattro schede distribuite in sala e scrivono il loro giudizio sulle due "cavie".
Prima scheda, linguaggio verbale 1: si guarda alla facilità o alla difficoltà del messaggio trasmesso dai due candidati premier, tenendo conto delle frasi complesse o lineari, termini ricercati o comuni, discorso astratto o concreto, esempi astrusi o chiari. La giuria di specialisti, di cui fanno parte tra gli altri il docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Gianpiero Gamaleri, il professore di Comunicazione politica Edoardo Novelli, il preside di Scienza della Comunicazione della Sapienza Mario Morcellini, il docente di Storia della radio e tv Franco Monteleone, il condirettore della Scuola di giornalismo della Luiss Ugo Apollonio, assegna a Berlusconi un "1,06 periodico", a Prodi "1,53". Come anche per le altre votazioni, il divario tra i due candidati premier è molto più ampio nelle votazioni degli studenti.
Seconda scheda, linguaggio verbale 2: si guarda al discorso concitato o scorrevole, alle risposte pertinenti o non pertinenti, al tempo mal gestito o ben distribuito, alle argomentazioni dissonanti o coerenti. Berlusconi ha incassato nel giudizio degli specialisti "-0,2", Prodi "0,08".
Terza scheda, linguaggio non verbale 1: i criteri riguardano le mani, serrate o aperte, lo sguardo diretto o basso, il corpo ripiegato o eretto, e la gestualità atuoreferenziale o aperta. In questo caso Berlusconi ha superato con lo "0,36" Prodi, attestato sullo "0,06".
Quarta scheda, linguaggio non verbale 2: la giuria ha guardato al volto, se era corrucciato o rilassato, alla voce concitata o pacata, alle braccia respingenti o accoglienti e alla mimica aggressiva o distesa. Qui Berlusconi ha incassato il peggior risultato dato dagli specialisti, "-1,1", risultando molto teso, mentre a Prodi è stato assegnato "0,41", che gli ha fatto superare la soglia del "più calmo".
I risultati non sorprendono Edoardo Novelli: "Come nel primo faccia a faccia, Prodi è andato meglio del previsto, Berlusconi peggio. Chi ha vinto? La televisione. La tv ha vinto sulla politica, è stata tutta televisiva questa campagna elettorale". Secondo il professore di Comunicazione politica, comunque, questi duelli non spostano voti: "Il 90% di chi ha guardato il dibattito ha già deciso chi votare, e delle cose dette sono state percepite solo le sintoniche, non le distoniche".


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