FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3787565
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Italia, il deserto della ricerca

Unità-Italia, il deserto della ricerca

Italia, il deserto della ricerca di Emanuele Perugini "In Italia per la ricerca ci sono pochi soldi, ma molti limiti. Ad un certo punto saremo costretti o a fermarci o ad andare in qualche altr...

16/08/2004
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Italia, il deserto della ricerca
di Emanuele Perugini

"In Italia per la ricerca ci sono pochi soldi, ma molti limiti. Ad un certo punto saremo costretti o a fermarci o ad andare in qualche altro paese per continuare il nostro lavoro". Questa è la considerazione di uno dei genetisti più conosciuti e apprezzati del nostro paese, Giuseppe Novelli, mentre mostra i laboratori che dirige all'Università di Tor Vergata. È al primo piano di questo edificio rossastro che si trova il laboratorio di genetica. È uno dei più attrezzati in Italia. È qui che si clonano embrioni di topi. Al suo interno il professor Novelli e il suo staff non solo stanno conducendo importanti ricerche sulle cellule staminali, ma svolgono anche il servizio di diagnostica genetica per conto del Policlinico universitario. In pratica è in questi laboratori che arrivano i campioni delle villocentesi e delle amniocentesi, le analisi prenatali che vengono fatte nella clinica universitaria. Sono i test che molte coppie fanno per sapere se il loro bambino è sano o è invece portatore di qualche malattia genetica, come per esempio la talassemia, la distrofia muscolare, o la terribile fibrosi cistica.

Italia al palo. Ma sono soprattutto i progetti di ricerca sulle cellule staminali a creare la fama di questo laboratorio. Novelli sta infatti lavorando su una nuova terapia da usare per la cura di due diverse malattie, la fibrosi cistica e l'atrofia muscolare spinale. Entrambi i progetti di ricerca prevedono l'uso di cellule staminali ricavate da embrioni. Le famose staminali, embrionali, ma di topo, sono proprio in una di queste stanze. "Queste sono le colture di staminali su cui conduciamo i nostri esperimenti", spiega Novelli. Per il momento le ricerche vanno avanti, ma ad un certo punto, spiega lo scienziato "o ci fermiamo o ce ne andiamo all'estero. Le leggi italiane non ci permettono infatti di verificare i risultati raggiunti sui topi anche sull'uomo". "Provo una certa amarezza - ha confessato il professore - nel vedere che in Italia ci si scontra su posizioni così rigide e non si riesce mai a trovare un punto di equilibrio o di incontro. Intanto però negli altri paesi vanno avanti, e noi restiamo fermi al palo, con buona pace di tutti".

Vite da 1085 euro E l'amarezza aumenta quando insieme a lui iniziano a parlare e a raccontare le loro storie anche le quattro ricercatrici che nonostante ferragosto sia ormai alle porte, continuano a passare le loro giornate davanti ai microscopi tra provette, flaconi di reagenti e macchinari per la lettura del Dna. "Mi sono laureata dieci anni fa - spiega Rosaria D'Apice, 36 anni di Napoli - ma nonostante abbia preso diverse specializzazioni sono ancora una precaria. Meglio, sono una consulente con contratto semestrale rinnovabile. Arrivo a guadagnare al massimo 1085 euro al mese". Quanto basta, a patto di non fumare e di non uscire la sera, per una stanza in affitto fuori Roma. "Credo che per me - racconta - sia troppo tardi per pensare di andare all'estero. Continuerò fino a che mi sarà possibile anche perché il mio lavoro mi piace moltissimo. Se dovesse andare male, vado in Giamaica e apro un banchetto di gelati". La battuta fa ridere, ma a pensarci bene, nemmeno tanto. Anni di studi, laurea con 110 e lode, specializzazioni, capacità di entrare fin dentro i segreti della vita e capire se un figlio è portatore di una rara malattia genetica valgono nel nostro paese solo 1085 euro. Annamaria Chiocca invece è una ricercatrice biologa di 34 anni. Vive ancora con i genitori. Guadagna appena 930 euro al mese e ogni anno deve pagare la tassa di iscrizione al corso di specializzazione di 1500 euro. Poi c'è Alessandra Tacconelli, che lavorare grazie ad una borsa di studio pagata dal buon cuore degli italiani. Lei ha infatti un contratto da borsista pagato direttamente da Telethon. Gli altri colleghi non se la passano meglio. "In tutto - spiega Novelli - qui lavorano 35 persone. Di queste solo otto, quattro ricercatori e quattro tecnici hanno un contratto vero e proprio. Gli altri sono tutti borsisti. Il nostro budget è di appena 500.000 euro". "A me piace il mio lavoro racconta Alessandra, ma così è davvero difficile. Io non riesco ad andare a vivere per conto mio".

Idee in fuga "Quando possiamo e ci si presenta l'opportunità - dice ancora Novelli - cerchiamo di mandare qualcuno di loro all'estero. Lì magari trovano altre strade. Del resto io stesso ho anche una cattedra in Arkansas, a Little Rock, dove molto sicuramente andrò a continuare le mie ricerche se non potrò farlo in Italia". Già perché in Italia per fare questo tipo di ricerca non solo ci sono i limiti imposti dalle leggi, ma non ci sono nemmeno i finanziamenti da parte del Ministero della Ricerca. "Ad un certo punto - spiega Novelli - dovremo passare dalla sperimentazione sul modello animale a quella sull'uomo e cioè dovremo vedere come reagiscono le cellule staminali umane alle tecniche che abbiamo messo a punto. Infine dovremo arrivare a iniettare in un paziente le sue stesse cellule staminali e per farlo dovremo ricorrere alla clonazione". Ma è tutto vietato, l'importante in Italia è non toccare le staminali, quasi fossero materiale che scotta. E quello che non è vietato non è finanziato. Per trovare sostegno bisogna rivolgersi all'estero. E Novelli lo ha fatto con successo ottenendo i fondi dell'Unione Europea e di quelli del National Institute of Health americano: "Altre strade non ci sono, da noi nemmeno i privati possono sostenere ricerche di questo genere".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL