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Unità it: Blitz dei giovani di destra nelle sedi Cgil, Epifani: basta squadrismo

Un nuovo blitz di esponenti della destra in una sede della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil. A dare la notizia è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, parlando all'assemblea dei pensionati dello Spi.

13/11/2008
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l'Unità

Un nuovo blitz di esponenti della destra in una sede della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil. A dare la notizia è il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, parlando all'assemblea dei pensionati dello Spi. «Proprio in queste ore 40 esponenti della destra sono entrati all'interno di una nostra struttura della Flc: era già successo, non è la prima volta, ma ora io dico basta con questi metodi squadristici». Il segretario della Cgil ha tuttavia invitato a non sottovalutare questi episodi: «Non consentiremo che forme dirette o indirette di violenza e sopraffazione possano vincere sulla forza delle idee della ragione e della giustizia».
Il leader della Cgil ha però rivolto un invito alla calma anche in previsione della manifestazione degli universitari di domani. «In questi giorni sono avvenute molte cose e c'è stato anche qualche episodio limitato di violenze. Ma io dico ai giovani: solo un movimento pacifico allarga i consensi e la storia che abbiamo alle spalle ci insegna che dalla strada dell'illegalità non solo non se ne esce ma fa diventare più deboli e vulnerabili». Epifani ha tuttavia segnalato che: «C'è anche qualcuno che non vede l'ora che questo avvenga e io vorrei evitare di dargli soddisfazione».
I giovani di Azione studentesca hanno occupato per un'ora la sede nazionale della Flc-Cgil esponendo striscioni, lanciando slogan e volantini «senza che la polizia fosse in grado di intervenire». È quanto avvenuto questa mattina a Roma a Trastevere, nel pieno centro della capitale, nella ricostruzione del responsabile organizzativo Maurizio Lembo. «Quella di oggi - racconta il sindacalista - è la seconda azione dimostrativa di Azione studentesca contro la Flc-Cgil in quindici giorni. Due settimane fa siamo riusciti a chiudere i portoni prima che entrassero, questa volta una trentina di persone hanno oltrepassato le porte d'ingresso ma
sono rimaste confinate nell'androne perchè siamo riusciti a bloccare gli accessi agli uffici».
I giovani di destra, con bandiere issate «su robuste aste», hanno lanciato insulti contro il sindacato, il personale della scuola, gli insegnanti fannulloni. Slogan preferito «potere agli studenti, lotta dura sarà». Appena iniziata l'occupazione, il personale della Cgil ha chiamato la polizia. «È arrivata - dice Lembo - una pattuglia venti minuti dopo l'inizio della protesta. I due agenti hanno chiesto rinforzi che però sono arrivati - sottolinea - solo a occupazione conclusa».
Da parte loro i giovani di Azione studentesca rispondono: «È stata un'occupazione lampo, pacifica e simbolica, durata pochi minuti, il tempo necessario per riportare l'attenzione sui veri problemi della scuola italiana». Azione Studentesca racconta così l'occupazione effettuata questa mattina da alcuni ragazzi del movimento di destra della sede romana della Cgil Scuola, in via Leopoldo Serra. I giovani hanno srotolato uno striscione che recitava 'Basta prof. incompetenti + potere agli studenti, mentre il volantino chiedeva di collegare le carriere dei professori ai risultati educativi conseguiti, di aumentare la rappresentanza studentesca negli organi collegiali, stabilire rigidi criteri entro i quali permettere la bocciatura per motivi di condotta, istituire un comitato di valutazione dei docenti su base provinciale.
L'appello a manifestazioni non violente è stato di nuovo rivolto da Epifani: «Dobbiamo dire con forza ai giovani che solo il movimento pacifico è quello che fa allargare i consensi». Per il dirigente sindacale infatti la storia insegna che «quando ti metti sulla strada dell'illegalità non solo non ne esci ma diventi più debole e vulnerabile e, diciamo la verità, c'è anche qualcuno che non vede l'ora che questo avvenga e non vorrei dargli soddisfazione».


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