Unità-Istruzione, Moratti fa "finanza creativa
Quel che il governo ha dato all'università si pagherà con tagli alla scuola. I Ds: "Una partita di giro" Istruzione, Moratti fa "finanza creativa" ROMA Ha ben poco da vantarsi il ministro Mo...
Quel che il governo ha dato all'università si pagherà con tagli alla scuola. I Ds: "Una partita di giro"
Istruzione, Moratti fa "finanza creativa"
ROMA Ha ben poco da vantarsi il ministro Moratti per quei 300 milioni di euro all'università previsti dalla Finanziaria. "Si tratta di una partita di giro, di un 'prendi uno e paghi due'". Questo è il giudizio dei parlamentari Ds che ieri a università, scuola e ricerca hanno dedicato un seminario. "Sono risorse sottratte a scuola e ricerca e poi si tratta di risorse destinate esclusivamente al funzionamento degli atenei. La loro destinazione è rigida, non c'è una lira per le infrastrutture, per l'edilizia e per i programmi di sviluppo, è al di sotto della sopravvivenza il diritto allo studio" spiegano la capogruppo in commissione istruzione del Senato, Maria Chiara Acciarini e la sua omologa alla Camera, Giovanna Grignaffini. I conti parlano chiaro: nel quadriennio 2002-2005 per l'edilizia universitaria sono stati stanziati soltanto 620 milioni di euro con un decremento del 40% rispetto ai fondi stanziati dai governi dell'Ulivo (circa 1.050 milioni). Stanziamenti che si riducono a zero nel 2007. Ma la vera Cenerentola è la ricerca: ammonta a 102 milioni il fondo 2005 per quella "di base" che è stato azzerato per il 2006 e per il 2007. Sono stati dimezzati i fondi per i progetti di ricerca universitaria di interesse nazionale. Ma la "cura Moratti" prevede tagli anche alla scuola. "Con il maxiemendamento alla Finanziaria - rilevano i Ds - si prevede di attingere dalla scuola altri 57 milioni di euro nel 2005, 241 milioni nel 2006, 333 nel 2007". Colpito in modo particolare è l'insegnamento dell'inglese: si prevede che in due anni i 14.200 docenti di lingua dovranno tornare a insegnare le materie di base. Colpito anche il fondo per l'offerta formativa e la spesa per le supplenze brevi che non dovrà superare i 766 milioni nel 2005 e i 565 nel 2006. Per questo Grignaffini invita il ministro a "smettere di dire che sono cresciuti i bilanci di università, ricerca e formazione". Il punto è che "l'Università non può continuare a chiedersi ad ogni finanziaria se sopravviverà o no", conclude il responsabile Ds per scuola, università e ricerca, Andrea Ranieri.
r.m.