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Unità-Intanto, la parata tricolore

Intanto, la parata tricolore Roberto Monteforte Vittoriano imbandierato per inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico 2004-2005 e palloncini bianchi, rossi e verde, fazzoletti tricolor...

21/09/2004
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l'Unità

Intanto, la parata tricolore

Roberto Monteforte

Vittoriano imbandierato per inaugurazione ufficiale dell'anno scolastico 2004-2005 e palloncini bianchi, rossi e verde, fazzoletti tricolori e blu, con i simboli dell'Ue, diffusi a piene mani alle delegazioni di studenti convocati da tutta italia a Roma per l'occasione. E poi musica e sport, una ricetta facile e collaudata, per riempire le due ore di diretta sui Rai Uno che hanno fatto da contorno al messaggio del presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, come sempre una lezione importante con il suo invito alla soldarietà, all'accoglienza e all'unità nazionale. Magliette arancioni e gialle per i 1.200 ragazzi con foulard tricolore al collo, con tanto di bandierine tricolori da sventolare. Un enorme tricolore ha fatto da sfondo all'evento e maglietta nera con un "cuore tricolore" anche per il cantante Luca Di Risio. È il clima patriottico che ha contraddistinto la giornata. Vi è stato il minuto di silenzio per ricordare le giovani vittime del terrorismo trucidate a Beslan. Si sono sentite le parole del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti. Per l'occasione in tailleur giacca e pantaloni rosso, ha invitato i docenti "ad aiutare i ragazzi a vivere una scuola fatta di amicizia, di amore verso il prossimo", di educarli al "rispetto per gli altri". La Moratti, a parole, ha reso omaggio al lavoro degli insegnanti. Ha riconosciuto che la loro è "una missione che ha il compito più difficile della nostra società". Quindi, si è impegnata a fare in modo che questo avvenga "più serenamente possibile". Ha voluto ribadire che "le "educazioni" che caratterizzano la nostra scuola - educazione alla cittadinanza, alla legalità, all'ambiente - sono una parte importante di tutto il percorso formativo". Poi, tra l'esecuzione di brani di musica classica, letture del Petrarca, esibizioni di cantanti e di atleti, alla presenza personaggi dello sport e dello spettacolo è continuata la manifestazione: una sagra in piccolo del "made in Italy", con tanto di presentazione dei "prodotti vincenti" delle scuole italiane, dalla moda ai formaggi. È la "scuola azienda": l'altra scuola che tanto sta a cuore al ministro dell'Istruzione e che non pare proprio conciliabile con quel luogo della solidarietà e del rispetto richiamata ieri dalla stessa Moratti. Lo dicono i fatti. Lo ribadiscono i sindacati della scuola. Lo vivono le famiglie alle prese con la disastrosa apertura di quest'anno scolastico "La serenità nella scuola è garantita e non da oggi - commenta Massimo Di Menna, segretario generale Uil-scuola - dai docenti impegnati sul campo ogni giorno in classe, malgrado la confusione che regna in modo particolare all'apertura di quest'anno scolastico per le tante incongruenze della legge di riforma. Ricade sulle loro spalle la fatica di trovare delle soluzioni per permettere agli studenti un sistema equilibrato di apprendimento". Non va proprio giù al segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini, quella idea del "docente-missionario". "È così che li vorrebbe il governo - osserva - spogliati di tutto, anche dei diritti costituzionali".


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