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Unità-In cinquantamila contro la Moratti. Alla Camera il voto sul decreto

In cinquantamila contro la Moratti. Alla Camera il voto sul decreto di red "Il nostro tempo è qui e comincia adesso". Uno striscione apre il lungo corteo di studenti della Sapienza che stanno sf...

25/10/2005
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l'Unità

In cinquantamila contro la Moratti. Alla Camera il voto sul decreto
di red

"Il nostro tempo è qui e comincia adesso". Uno striscione apre il lungo corteo di studenti della Sapienza che stanno sfilando a Roma contro le riforme Moratti della scuola e dell'università. Sono oltre cinquantamila tra universitari, studenti delle superiori e ricercatori, uniti per sbarrare il cammino al ddl sulla docenza universitaria che dovrebbe essere approvato in giornata a Montecitorio.

Sono arrivati a Roma da Torino, Pavia, Milano, Bologna, Firenze, Pisa e anche da tante altre città d'Italia coinvolte nella mobilitazione. "Siamo partiti da Firenze alle 5,30 di questa mattina", ha riferito un gruppo di studenti della facoltà di chimica dell'Università di Firenze. "Siamo in 400, arrivati qui con pullman e treni".

E Giorgio, studente della facoltà di Fisica, spiega il significato dello striscione che ha aperto il corteo: "Diciamo no alle riforme Berlinguer e Moratti che con il tre più due hanno rubato il nostro tempo sociale, rendendoci quasi degli ingranaggi. Vogliamo il nostro tempo per vivere e per criticare".

Un sottofondo musicale, diffuso a tutto volume dalle casse, accompagna il lungo corteo rumoroso e colorato. Centinaia gli striscioni delle tantissime facoltà di mezza Italia che stanno facendo sentire la loro voce tra palloncini colorati e bandiere. Ci sono quelle dell'Unione degli studenti, della sinistra giovanile, dei Cobas, delle Rdb e qualcuna di Rifondazione Comunista."Ci stiamo attrezzando per i miracoli", è la grande scritta su uno striscione portato dagli studenti di Pisa che hanno disegnato anche l'immagine di un santo in preghiera. O ancora, grossi pacchetti di sigarette con su il nome, a mò di marca, del ministro dell'Istruzione, vengono innalzati dagli universitari.

E poi i canti e gli slogan contro Letizia Moratti si alternano alle musiche e agli appelli degli organizzatori della manifestazione che su di un camion spiegano i motivi della protesta incitando i manifestanti a farsi sentire.

Un grande applauso e le note di "Bella ciao" hanno contrassegnato la fusione del corteo degli studenti universitari proveniente dalla Sapienza con la folla di ragazzi radunati dalle 9 a Piazza della Repubblica. Valerio Angelini, dell'Udu (Unione degli studenti universitari), spiega il significato della manifestazionei: "L'approvazione del decreto legge Moratti sulla docenza universitaria va senz'altro bloccata, ma la vera emergenza non è solo la docenza ma il complesso delle questioni riguardanti l'università italiana. Non è vero che noi difendiamo lo status quo, e i baroni dell'università sono ancora il nostro nemico".

Appoggia la protesta anche Piero Bernocchi, dei Cobas: "Probabilmente questa manifestazione non riuscirà a bloccare l'approvazione del disegno di legge Moratti ma questo non è tanto importante perchè spetterà ad un futuro governo di centrosinistra decidere se proseguire verso la linea Berlinguer-Moratti".

Le occupazioni studentesche sono in corso da due settimane e dureranno almeno fino alla fine della settimana e il prossimo grande appuntamento di mobilitazione è previsto per il 17 novembre con cortei studenteschi in tutte le città italiane.


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