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Unità: Il preside del Liceo: «Siamo senza soldi o bocciamo tutti o diamo il 6 politico»

I soldi per i corsi di recupero mancano e al Keplero (Roma) si aprono due possibilità E così Panaccione scrive al ministro Gelmini. Fu lui che introdusse i distributori di condom

30/04/2010
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l'Unità

Felice Diotallevi
I soldi per i corsi di recupero mancano e si aprono due possibilità per la fine di quest’anno scolastico: «bocciare tutti o regalare tantissimi sei politici». Questo l'allarme lanciato dal preside di un liceo scientifico statale romano, il Keplero, in una lettera aperta al ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. «La rigorosità di preparazione scolastica complessiva richiesta dalle nuove norme cozza fragorosamente con la drammatica realtà di scuole senza soldi e sostegno per sopravvivere - scrive il preside Antonio Panaccione -. A giugno prossimo saremo obbligati ad applicare, completamente disarmati, le nuove disposizioni del Governo in merito alla valutazione finale e all'ammissione delle classi quinte agli esami di Stato 2009-10. Ci troveremo, così, di fronte al tradizionale alto numero di alunni che non avranno raggiunto la sufficienza in ogni materia e i Consigli di Classe avranno allora solamente due possibilità, entrambe assurde: bocciare tutti o regalare tantissimi “6 politici”, soluzioni che distruggerebbero la credibilità della scuola, portando così nuova linfa alle scuole private ». Non è un liceo qualunque. Il Keplero è lo stesso dove sono state installate, primo istituto a Roma, le macchinette per la distribuzione automatica dei condom. Il preside ha osservato anche che «per fare i corsi integrativi di recupero, tanto necessari per i più deboli e svantaggiati ci vorrebbero almeno quei finanziamenti certi, tempestivi e mirati dello Stato previsti dal decreto ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007 (art. 10 sul capitolo 1287) già elargiti nel 2008 e 2009, ora invece eliminati o peggio girati alle scuole private. È sempre più difficile trovare un equilibrio finanziario». Va ricordato che l’erogazione per i corsi di recupero, istituiti dal ministro Beppe Fioroni 2 anni fa, e la loro determinazione nonè in ogni caso automatica: l'entità dei fondi dipende dal numero di classi di ogni istituto, che in seconda battuta decide quali priorità applicare. L’allarme di Panaccione è stato raccolto dai sindacati e da Sinistra e Libertà: «Ritengo che la lettera inviata al Ministro Gelmini dal preside del liceo scientifico Keplero debba essere raccolto. La grande mobilitazione partita in questi giorni con sit-in di protesta organizzati dalla Flc-Cgil davanti al Ministero dimostra che non si tratta assolutamente di una situazione isolata. I tagli ai docenti e al personale Ata e alle risorse delle scuole pubbliche, stanno portando un servizio essenziale al collasso. Le manovre economiche attuate dal Governo hanno portato a fare cassa a danno della scuola pubblica». Lo afferma il consigliere provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà e coordinatore del Gruppo Federato della Sinistra in Provincia, Gianluca Peciola. «La preoccupazione - conclude Peciola - è che con questi tagli si voglia arrivare alla privatizzazione della scuola pubblica ».


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