Unità-Il fantasma "diplomifici" e i contratti a ribasso del sindacato di destra
Il fantasma "diplomifici" e i contratti a ribasso del sindacato di destra ROMA Li chiamano contratti "anomali", di "sottotutela". Regolano a livello nazionale forme di lavoro a "progetto", presta...
Il fantasma "diplomifici" e i contratti a ribasso del sindacato di destra
ROMA Li chiamano contratti "anomali", di "sottotutela". Regolano a livello nazionale forme di lavoro a "progetto", prestazioni coordinate e continuative. È il lavoro flessibile, applicato con copertura legale alle "paritaria". Lo hanno sottoscritto diversi istituti non statali con l'Ugl-scuola, il sindacato di destra, insieme all'Associazione Nazionale Collaboratori Coordinati e Continuativi. Per applicare questo contratto è sufficiente aderire alle associazioni che lo hanno sottoscritto. È un fenomeno che tende a diffondersi tra le paritarie "laiche" di Roma e del Lazio, dove in molte lo utilizzano pur di ridurre i costi e mantenere quella logica da "istituto privato" così contiguo ai "diplomifici". Gli insegnanti cui viene applicato hanno retribuzioni inferiori e situazioni normative molto più svantaggiose di quelle dei loro colleghi delle "paritarie" cui viene applicato il contratto Cgil, Cisl, Uil e dello Snals. Un accordo "al limite", quello Ugl: non a caso la legge prevede che tali tipi di contratto siano utilizzabili solo per il 25% degli insegnanti.
Tutto questo non nasce dal nulla. Vi sono state le scelte di deregulation della Moratti. Lo denuncia la Cgil-scuola che indica i punti critici: il riconoscimento di parità dato su di una "autocertificazione" dei gestori nemmeno vincolante; la legge 448/2001 con la quale la Moratti ha "liberalizzato" la composizione delle commissioni d'esame per la maturità, ora tutte "interne" alle paritarie e poi, con la circolare 31/2003, la possibilità di costituire classi "collaterali". Poi tutta la questione del lavoro nero. Come in Sicilia, dove pur di ottenere un punteggio utile per entrare nelle graduatorie provinciali i docenti erano disposti a lavorare con buste paga vuote o quasi. O l'accordo siglato con l'Anusei (Confindustria) per la proroga dei contratti Co.Co.Co, che prevedono non solo il riconoscimento di diritti fondamentali per questi lavoratori atipici e sinora privi di tutela, ma anche la trasformazione entro il prossimo 25 ottobre di questi rapporti di lavoro autonomo e atipico in rapporti di lavoro subordinato. Fuori da questo discorso restano i "diplomifici", quelli del titolo di studio a pagamento, dei quattro anni in uno e che si muovono oggettivamente al di fuori della parità scolastica. Sono una giungla senza vere regole. Il privato selvaggio dove il sindacato, quello serio, fa fatica ad entrare.
r.m.