Unità-Il crocefisso in classe finisce davanti alla Consulta
Il crocefisso in classe finisce davanti alla Consulta FIRENZE Il caso Adel Smith fece scalpore. Con il ministro Castelli che aprì addirittura un'inchiesta disciplinare contro il giudice abruzzese ...
Il crocefisso in classe finisce davanti alla Consulta
FIRENZE Il caso Adel Smith fece scalpore. Con il ministro Castelli che aprì addirittura un'inchiesta disciplinare contro il giudice abruzzese di Ofenia per aver accolto la richiesta di togliere il crocefisso dalla scuola fatta dallo stesso Smith. La vicenda sollevò enormi polemiche ma mai la questione era giunta di fronte ai giudici della Corte Costituzionale. Domani davanti alla Consulta ci sarà una prima udienza, che dovrà giudicare la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Tar del Veneto, dopo che due genitori avevano chiesto alle autorità scolastiche dell'Istituto "Vittorino da Feltre" di Acqui Terme (Padova) di non esporre simboli religiosi nell'edificio. Per i magistrati amministrativi del Veneto esisterebbe una questione di legittimità costituzionale poiché: le norme che prevedono la presenza del crocefisso nelle aule delle scuole pubbliche fanno parte di un decreto del periodo fascista. La discussione di domani sarà concentrata per lo più sulla efficacia di un decreto fascista mai convertito in una legge della Repubblica. Per la delicatezza dell'argomento il relatore della Suprema Corte sarà lo stesso presidente Valerio Onida. Anche la Presidenza del Consiglio si è costituita in giudizio sostenendo la legittimità di queste leggi, come una parte privata di area cattolica, "noi invece riteniamo che lo Stato debba essere laico e pluralista" commenta uno dei difensori della coppia, Corrado Mauceri. La sentenza è prevista fra due o tre mesi.