Unità: Il Cnr, la madre di tutti gli scandali
Il malcontento dei ricercatori è cresciuto nel corso dei mesi
E ora rimane il problema Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il presidente dell’ente, Fabio Pistella, è stato nominato dall’ex ministro Letizia Moratti. Ma già dal primo momento sono sorte le polemiche: Pistella non avrebbe avuto i titoli necessari per andare a dirigere il più grande ente di ricerca italiano. Al momento della nomina, infatti, Pistella aveva presentato un curriculum in cui dichiarava di avere oltre 150 pubblicazioni scientifiche, ma alla verifica dei fatti ne sono risultate solo una quindicina.
Il malcontento dei ricercatori è poi cresciuta nel corso dei mesi: Pistella è stato accusato di aver perseguito un accentramento dei poteri e una forte burocratizzazione dell'ente che, di fatto, ha reso difficile l'attività di ricerca. La polemica si è tradotta in un manifesto firmato da circa 1200 ricercatori del Cnr.
Le ultime proteste sono sorte a causa dei tagli previsti dalla finanziaria del 2007. Per il Cnr è previsto un accantonamento temporaneo del 5%. Questo, però, si traduce in un taglio pesante operato dal presidente ai fondi per le strutture di ricerca: dal 30 all'80%. I dirigenti di ricerca si ribellano e chiedono spiegazioni, ma il presidente replica dicendo che ogni altra spesa era incomprimibile. La protesta monta e dà vita a una petizione, firmata da oltre 1000 ricercatori, che è stata consegnata al ministro dell'università e della ricerca Fabio Mussi. Il vertice avrebbe operato i tagli solo sulle strutture di ricerca e avrebbe invece risparmiato la struttura burocratica. Nel frattempo, sembra che anche i direttori degli istituti siano scontenti e si preparino a esplicitare il loro dissenso.