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Unità: Il caro-scuola sfora i tetti di legge

Aumenti dell’11%. Le associazioni dei consumatori: intervenga Fioroni

21/08/2007
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l'Unità

Milano

INCHIESTA Sarà un ritorno a scuola salato, quello di quest’anno, per gli alunni della scuola dell’obbligo. Secondo l’osservatorio nazionale della Federconsumatori, infatti, libri, astucci, zainetti e diari costeranno in media 377 euro, cioè l’11% in più rispetto al 2006.
Sempre più consistente, secondo l’associazione, anche la spesa per i libri: 320 euro in media, a causa di un aumento dei prezzi di copertina del 5% rispetto al 2006. Ma a crescere di più sono i costi degli accessori del corredo scolastico.
Le stime di Federconsmatori sono condivise anche da Altroconsumo che ha effettuato una inchiesta sulle adozioni dei libri scolastici in 55 scuole secondarie di primo grado di Milano, Napoli e Roma, considerando un totale di 355 classi. La “magli nera” del caro-scuola, secondo questa indagine, spetterebbe a Napoli, dove « le famiglie si trovano a sborsare anche un massimo di 394 euro ». Relativamente meglio vanno le cose a Roma (massimo 334 euro) e a Milano ( 316 euro). Per quanto riguarda Roma, città di rincari “medi” le classi che registrano un aumento maggiore del 4% rispetto all’anno scorso sono il 27%.
Al di là dell’elenco di cifre, il dato centrale che emerge è il frequentissimo (44%) sforamento del tetto indicato dal Ministero della pubblica istruzione, che con un decreto del 22 maggio scorso aveva fissato i tetti della dotazione libraria per il 2007-2008 in 280 euro per la prima media, 108 euro per la seconda e 124 euro per la terza. Il decreto permette uno sforamento dei tetti del 10% solo se ciò che si paga in più è poi recuperato negli anni successivi..
In realtà, secondo la ricerca di Altroconsumo, le classi che superano il tetto rimanendo al di sotto del 10% (fino a 308 euro) sarebbero il 29% del totale, Le classi che addirittura superano i 308 euro sarebbero 54, ovvero il 15% del totale. Perciò i risultati dell’inchiesta sono stati inviati al ministro Fioroni, per valutare i provvedimenti da prendere.
Il Ministero della pubblica istruzione ha risposto ieri sera tramite Mario Giacomo Dutto, direttore generale per gli ordinamenti scolastici, annunciando un’intensificazione dei controlli: «Accogliamo - ha detto fra l’altro - le segnalazioni pervenute. Anche quest’anno le scelte dei libri di testo sono state oggetto di monitoraggio esteso e di dettaglio. È bene ricordare però che ogni superamento dei tetti di spesa deve essere deliberato dagli organi collegiali della scuola che se ne assumono la responsabilità».
Di tono non univoco le reazione negli ambienti sindacali: «Gli insegnanti non possono trasformarsi in ingegneri con la calcolatrice» ha commentato il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, «Monitorare i prezzi dei libri di testo non è competenza degli insegnanti». Il segretario generale della Cgil Scuola, invece, ha diramato una nota secondo cui gli aumenti dei prezzi di libri, quaderni e accessori per la scuola non sono giustificati. «Temo - ha aggiunto Panini - che, a causa dei tagli alle risorse degli enti locali, i rincari riguarderanno anche i servizi scolastici, come mensa e trasporti».


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