Unità-Ieri due presidi contrapposti davanti alla ex scuola islamica di via Quaranta

Ieri si sono tenuti due presidi contrapposti davanti alla ex scuola islamica di via Quaranta a Milano, chiusa dal Comune per motivi igienico sanitari.
Uno della Lega Nord, che chiedeva la conferma della decisione, e uno di Verdi e Rifondazione Comunista, che propongono soluzioni condivise con genitori e responsabili della struttura didattica. I due presidii, composti ognuno da poche decine di persone, erano ad un centinaio di metri l'uno dall'altro, divisi dalle forze dell'ordine.
I genitori e alcuni ex alunni della scuola di via Quaranta (70 alunni su 200 si sono già iscritti alle scuole statali), che nei giorni scorsi hanno tenuto delle lezioni in strada per protestare contro la decisione del Comune, si trovavano all'interno della struttura dal primo mattino.
Secondo l'eurodeputato del Prc Vittorio Agnoletto non c'era "nulla di fuorilegge in questa scuola. È stato fatto un atto legislativo nel maggio 2005 che prevede la scuola paterna, quindi siamo qui per dire che Milano non è solo Alleanza Nazionale e Lega Nord e che il Polo non può giocare sulla testa di questi bambini".
Dall'altra sponda i leghisti rispondevano con cartelli con su scritto come "Milano cristiana mai musulmana" e gridando "vergogna".
"Gli arabi non sono nemici, ma si devono integrare" spiegava l'eurodeputato leghista Matteo Salvini, con in mano i libri di Oriana Fallaci "ho l'impressione che siano qui per imporci la loro cultura, devono capire che si convive con il rispetto rigoroso delle nostre leggi".
gi.ca.