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Unità-I sindacati raggiungono l'accordo. Il 15 novembre tutti in piazza contro la Moratti

10.2004 I sindacati raggiungono l'accordo. Il 15 novembre tutti in piazza contro la Moratti di red L'anno scolastico non è iniziato neanche da un mese eppure malumori e proteste sono già all'o...

04/10/2004
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l'Unità

10.2004
I sindacati raggiungono l'accordo. Il 15 novembre tutti in piazza contro la Moratti
di red

L'anno scolastico non è iniziato neanche da un mese eppure malumori e proteste sono già all'ordine del giorno. Contro la riforma della scuola Moratti il 15 novembre tutti i sindacati scenderanno in piazza per una mobilitazione generale. Tutti insieme per dire no alla riforma che rischia di mettere in ginocchio il sistema scolastico italiano, anche se ognuno arriverà in piazza con delle proprie rivendicazioni.

Già nei giorni scorsi i sindacati tutti, nessuno escluso avevano espresso l'intenzione di indire lo sciopero generale. Mancava solo la "calendarizzazione", che appunto, è stata definita lunedì. "Lo sciopero è stato convocato afferma Piero Bernocchi dei Cobas, seppur con piattaforme diverse, dai Cobas e da Cgil, Cisl e Uil, raccogliendo una richiesta fortissima che fin dallo scorso anno è venuta da tutto il movimento di lotta che ha imposto all'ordine del giorno l'abrogazione della controriforma morattiana".

La notizia della mobilitazione generale arriva nonostante i sindacati abbiano posizioni diverse. Abrogare in parte o abrogare del tutto la riforma? Differenze che sembra siano state superate. Il 15 novembre confluiranno in piazza realtà diverse accomunate però da un unico pensiero: salvare la scuola italiana dal deficit economico e culturale che la minaccia.

Intanto la Rete delle Scuole, sigla che racchiude il movimento degli anti-Moratti, già da tempo reclamava un appoggio di sostanza da parte dei sindacati. Questi lo scorso anno avevano aderito alle manifestazioni per la difesa del tempo pieno. Ma non c'era stata nessuna mobilitazione. L'appuntamento del 15 novembre, quindi, segna una saldatura tra movimento e sindacati.

Il ministro Moratti, però, continua a respingere al mittente le accuse di mancanze di fondi. "Per il rinnovo del contratto dei lavoratori della scuola sono già disponibili 413 milioni di euro da risparmi e razionalizzazioni, già certificati dal ministero dell'Economia", ribadisce da Milano, il ministro dell'Istruzione. Una rassicurazione che non tranquillizza per niente i sindacati i quali rilanciano: "Non c'è traccia delle più volte sbandierate risorse aggiuntive - denuncia Enrico Panini, segretario generale Cgil Scuola -. Per la scuola ci si limita a stanziare 110 milioni di euro, cioè poco più dell'1% del fantascientifico piano quinquennale di investimenti di 8.320 milioni di euro oggetto dell'ennesima, solenne promessa del governo" mentre per università e ricerca "non vi sono risorse credibili"

"Per quanto riguarda poi gli organici, -continua il segretario generale, - il taglio di migliaia di posti di insegnamento, conseguenti all'attuazione dal 1 settembre della legge Moratti, continua ad essere una realtà: l'ipotesi di finanziaria per il 2005 conferma che si continueranno a ridurre i posti del personale ausiliario, tecnico ed amministrativo".


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