Unità: I precari della scuola? L’80% ha già vinto un concorso...
Il ministero dell’Istruzione chiude le graduatorie:sono 237mila. Ma la Cgil: presto 100mila in più
Massimo Franchi / Roma
PROPRIO mentre le graduatorie in cui sono imprigionati da anni si trasformano da «permanenti» ad «esaurimento», arriva una radiografia precisa dei precari della scuola. L’esercito che attende di essere assunto a tempo indeterminato dal ministero della Pub-
blica istruzione al 19 ottobre scorso era (si sapeva) di 237 mila persone. Uno studio del ministero li ha però «vivisezionati» scoprendo dati assai interessanti. La vulgata comune vuole infatti che i precari storici non abbiano una laurea e nemmeno abbiano passato un concorso: assumerli, dicono molti, significherebbe dare un calcio alla meritocrazia. Ebbene, quasi l’80% di loro ha superato un concorso (60%) o proviene dalle Scuole specializzazione superiori di insegnamento, Ssis, 20%.
Vero invece che l’esercito è fatto soprattutto di donne (85%) e che provenga soprattutto dal Sud (il 66,4%) con Napoli in testa (ben 26 mila). È in queste regioni che il rapporto tra precari e docenti è il più basso della penisola (uno a 2,7 in Sicilia) e la maggior parte dei precari non ha attualmente contratti di supplenza (in Calabria 60 su 100) ed è quindi disoccupato. Altro dato confermato riguarda l’età media molto alta dei precari: 37,5 anni. Un cifra che testimonia la lunga permanenza nelle graduatorie e che ha come conseguenza la bassissima propensione alla mobilità dei precari: a quell’età c’è poca voglia di andarsi a rifare una vita.
La radiografia conferma invece la perdita di appeal delle materie scientifiche. La materia per cui ci sono più precari in attesa è infatti quella delle lingue straniere: il 25,5% del totale degli aspiranti per la secondaria di primo grado, mentre i docenti di lingue straniere sono il 14,7 dell’organico totale. Al contrario solo 10,8% per la secondaria di primo grado degli aspiranti all’area della matematica, a fronte di un 17 dell’organico. Anche nella secondaria di secondo grado ci sono percentuali analoghe.
Dunque si sono chiusi i termini per inserirsi nelle graduatorie ad esaurimento previste dalla Finanziaria. Fino ad oggi le assunzioni a tempo indeterminato avvenivano nel limite «dei posti in organico di diritto vacanti e disponibili, annualmente autorizzati». Per il reclutamento si attingeva per il 50% alle graduatorie permanenti e per l’altra metà dal concorso ordinario. Da oggi la graduatoria sarà unica e ai 237 mila già presenti si aggiungeranno secondo i sindacati altri 100 mila nuovi precari. «Il conto è presto fatto - spiegano dalla Flc Cgil -. Ogni anno si iscrivono alla Siss circa 11 mila studenti. La finanziaria prevede che possa accedere alla nuova graduatoria chi si è iscritto da quest’anno fino al 2008, dunque 33 mila in più. Poi - continuano dal sindacato - ci sono i laureati in Scienza della Formazione primaria: 30 mila fino al 2010. Infine ci sono i 40 mila dei corsi riservati a coloro che hanno “conquistato” l’abilitazione avendo collezionato 360 giorni di servizio. Il totale è di circa 100 mila persone in più. Ciò - concludono - conferma la nostra battaglia contro l’abolizione delle graduatorie nel 2010 e la richiesta di un ulteriore piano di assunzioni aggiuntivo alle 150 mila del piano triennale di Fioroni».