FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3847363
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità: Giovani, un futuro alla sinistra. Ma la politica è ipocrita

Unità: Giovani, un futuro alla sinistra. Ma la politica è ipocrita

Sei su dieci si dicono interessati alla politica, è già questa è una notizia

27/04/2008
Decrease text size Increase text size
l'Unità

di Andrea Carugati / Roma

Sei su dieci si dicono interessati alla politica, è già questa è una notizia. E tuttavia solo 7 su 100 si definiscono «impegnati politicamente», mentre la stragrande maggioranza (62%) si limita a tenersi al corrente, il 13% si dice addirittura «disgustato» e il 6% indifferente. Perché? La risposta è semplice: la politica, per i giovani italiani tra 16 e 35 anni intervistati dalla Swg (un campione di 600 persone sondate in marzo), è assai diversa da quello che «dovrebbe essere»: la parola fa pensare innanzitutto a «corruzione», «potere», «ipocrisia» mentre dovrebbe essere collegata, dicono gli intervistati, a concetti come «giustizia», «democrazia», «ideale» e «partecipazione».
Protagonisti e anche causa di questo scollamento tra essere e dover essere sono i politici italiani: solo l’1% degli under 35 ha molta fiducia nei politici, il 10% abbastanza, il 54% poca e il 32% nessuna. Dunque, più di 8 ragazzi su dieci non si fidano della “casta” politica italiana. E non fa grande differenza se gli intervistati si autocollochino a sinistra, al centro o a destra: la sfiducia è assolutamente trasversale, con una leggera prevalenza di “fiduciosi” (15%) tra i giovani di centrodestra. Il politico, a parere degli intervistati, dovrebbe essere anzitutto «onesto» (53%), conoscitore dei problemi (34%) e dei bisogni dei cittadini (25%), dotato di carisma (23%). Ma come si collocano questi giovani sull’asse destra-sinistra? Il 16% di sinistra, il 25% di centrosinistra, il 23% di centrodestra, e il 15% di destra. Leggero vantaggio per il centrosinistra, dunque, ma per il 61% degli intervistati destra e sinistra sono categorie superate, non più adatte a interpretare la realtà contemporanea. Se cambiano le categorie, i giovani italiani si definiscono in maggioranza (51%) moderati e tradizionali, più un 9% di conservatori. Mentre il 19% si dice progressista, il 13% riformista e l’8% rivoluzionario.
Quanto al concetto di «sinistra», secondo il campione si identifica soprattutto con la difesa delle fasce più deboli, dei lavoratori, con il pacifismo e la parità tra i sessi; meno con concetti come laicità, giustizia, solidarietà, democrazia e lotta al capitalismo. Tra chi si colloca nel centrosinistra, invece, tutti gli indicatori sono largamente prevalenti (tra il 70 e l’80% del campione), anche laicità, giustizia, solidarietà. L’unico indicatore che rimane indietro è la lotta al capitalismo, percepito assai meno degli altri (ma comunque dal 46% degli intervistati di centrosinistra) come concetto assimilabile a quello di sinistra.
Secondo il 46% degli intervistati la sinistra è un valore positivo, mentre per il 40% negativo. Nel futuro, lo stesso 46% sostiene che la sinistra avrà in Italia un peso importante o determinante, mentre per il 44% sarà poco importante o addirittura marginale.
E il Pd che effetto fa? Il campione si divide esattamente a metà: secondo il 44% è un partito di sinistra, per l’altro 44% invece è un partito poco o per niente di sinistra.
Gli under 35, secondo la Swg, vivono al 61% in famiglia (solo il 22% con il partner e il 12% da solo), e mostrano una forte consonanza politico-ideologica con i genitori: il 74% si definisce molto o abbastanza vicino alle idee politiche di casa. In famiglia si parla di politica spesso (29%) o talvolta (40%): più si alza il ceto sociale, più frequenti sono le discussioni politiche.
Infine, se i valori più importanti per gli under 35 sono i classici famiglia, amore, amicizia e salute, seguiti da libertà, rispetto, lavoro, onestà e giustizia, allo Stato i ragazzi chiedono di investire soprattutto in questi settori: lavoro (63%), sanità, scuola e formazione (49%), sostegno ai giovani, sostegno alle famiglie e sicurezza. All’ultimo posto, tra i settori su cui puntare, le pari opportunità: e questo vale per tutto il campione, comprese le ragazze.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL