Unità: Gelmini prende in giro i precari: "Li smaltiremo in 6 o 7 anni"
L’annuncio del ministro. Ma Pd e Cgil non le credono: con questi tagli sono previsioni irreali. Presentate le nuove regole per la formazione degli insegnanti: «Via gli scatti di anzianità»
«Ci vorranno 6-7 anni per assorbire i 220mila precari della scuola, anche grazie ai nuovi pensionamenti », giura Mariastella Gelmini, ministro dell’Istruzione. Ma la notizia, buona se fosse vera, non convince il mondo della scuola. Così come le nuove norme sulla formazione degli insegnanti, annunciate dalla ministra, non convincono fino in fondo i sindacati. Gelmini ha anche parlato dei sanguinosi tagli e dei loro effetti, assicurando una «boccata d’ossigeno»: «Considerando i pensionamenti avvenuti, nel 2009 sono stati tagliati 12mila posti e altri 2mila nel 2010, a questi 14mila verrà trovato un posto di lavoro grazie agli accordi con le Regioni e al “salvaprecari”». Le reazioni sono decisamente negative. «Non solo non vi è stata alcuna soluzione concreta,ma sono stati occultati ancora una volta i dati reali», attacca Domenico Pantaleo, segretario della Flc Cgil. «La differenza tra quanti avevano avuto le supplenze annuali lo scorso anno e quanti l’avranno quest’anno è secondo le nostre previsioni di 20mila in meno tra docenti ed Ata. Altri 10mila docenti saranno in soprannumero ». E Francesca Puglisi, responsabile Scuola Pd: «Il ministro confonde le acque sui numeri e sui tempi di assorbimento dei precari perché dopo i suoi tagli non basterà certo il turn over dei pensionamenti a riparare i danni». «Nel 2008- ricorda Puglisi- il governo Prodi aveva programmato un piano di assunzioni di 150mila precari in tre anni che avrebbe portato all’esaurimento delle graduatorie ». Quanto alle nuove regole per la formazione iniziale dei docenti, il governo prevede un periodo di tirocinio in classe, accesso limitato eprogrammato in base al fabbisogno reale del sistema, lauree specifiche a numero chiuso con un investimento su inglese e nuove tecnologie. «Così eviteremo la formazione di nuovo precariato», dice il ministro. Che annuncia la fine degli scatti di anzianità e l’introduzione di nuove incentivi legati al merito: «Bisogna trovare una strada per valutare e premiare gli insegnanti, per via contrattuale o legislativa». Ma anche sulle nuove regole ci sono dubbi. Di «elementi di criticità» parla la Cgil, che si dice pronta a discutere di valutazione dei prof. «solo di fronte a risorse certe» e fa quadrato sugli scatti di anzianità: «Non siamo disponibili a cancellarli». Più disponibile la Uil, che parla di proposte «condivisibili» ma avverte: «Nella fase transitoria si rischia di creare nuovo precariato». Non si ferma la mobilitazione dei precari contro i tagli:domani sono attese migliaia di persone a una manifestazione sulle due sponde dello stretto di Messina. «Chiederemo a gran voce le dimissioni della Gelmini», assicurano gli organizzatori. E lunedì, primo giorno di scuola in molte regioni, proseguiranno le iniziative di protesta: Sinistra e libertà ha organizzato volantinaggi davanti alle scuole in oltre 100 città. v