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Unità: Fumata nera al vertice di Palazzo Chigi: la scuola dice sciopero

Padoa-Schioppa gela sindacati e Fioroni:niente soldi per il rinnovo del contratto

03/04/2007
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l'Unità

di Massimo Franchi / Roma

CONVOCATI IN TUTTA FRETTA a Palazzo Chigi per evitare lo sciopero del 16 aprile, i sindacati della scuola escono confermandolo in pieno. Se Prodi sembrava pronto a concedere, è stato Padoa-Schioppa a frenare: soldi per il rinnovo del contratto non ci
sono. «Come siamo entrati, così siamo usciti», sintetizza Massimo Di Menna della Uil. Un faccia a faccia di due ore che lascia delusi i sindacati confederali, Snals e Gilda. È stato il ministro dell’Economia a gelare le aspettative dei sindacati e molto probabilmente anche di Fioroni. Nemmeno una eventuale intesa domani nell’incontro per l’intero comparto del pubblico impiego (sabato il ministro Nicolais ha annunciato che le risorse - 1,7 miliardi - per l’accordo ci sono e saranno messe in Finanziaria), potrebbe far recedere dalla loro decisione i sindacati della scuola. «Le risorse per la scuola non possono essere diluite nel calderone - spiega Francesco Scrima, della Cisl - sono risorse frutto dei risparmi della scuola, fatti perché i governi precedenti hanno attivato dei tagli». Proprio questo è l’oggetto del contendere. Per Padoa Schioppa le cesoie della Moratti non hanno fatto incamerare allo Stato soldi a sufficienza (decine di milioni contro le centinaia che servono) per investirli nel rinnovo del nuovo contratto. «Le posizioni dopo l’incontro restano distanti: noi - attacca il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini - ribadiamo la necessità di quantificare le risorse, derivanti da risparmi su precedenti Finanziarie (più di 300 milioni di euro; Ndr), utilizzabili in modo specifico per il contratto della scuola; il ministro dell’Economia, in alcuni passaggi, ha addirittura messo in discussione che queste risorse ci possano essere. Ci ha fatto capire che non ci sarebbero economie da reinvestire nel comparto scuola e qualora ci fossero sarebbero talmente insignificanti da segnare distanze abissali tra le rispettive posizioni. Lo sciopero del 16 è dunque confermato e la manifestazione nazionale dimostrerà nei fatti ciò che ognuno di noi ha ben chiaro: le Finanziarie hanno inciso in modo netto sulla scuola. Le risorse - ha concluso il sindacalista - ci sono. Vogliamo una rapidissima apertura delle trattative». Scaduto dal dicembre 2005, dal nuovo contratto è atteso anche un segnale di forte rinnovamento e fonti ministeriali annunciavano l’intenzione del governo di aumentare gli stipendi ai docenti in maniera superiore rispetto agli altri “statali” proprio per sottolineare una rinnovata attenzione nei confronti degli insegnanti. I tecnici di viale Trastevere comunque oggi saranno al ministero dell’Economia per analizzare meglio il computo delle risorse necessarie e di quelle disponibili per il rinnovo del contratto del comparto scuola.


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