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Unità-Firenze-Università, appello del mondo accademico per salvare la ricerca

Università, appello del mondo accademico per salvare la ricerca Il presidente Martini: "Così allarghiamo il divario che già ci divide dagli altri paesi" di Sonia Renzini/ Firenze ...

25/10/2005
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l'Unità

Università, appello del mondo accademico per salvare la ricerca

Il presidente Martini: "Così allarghiamo il divario che già ci divide dagli altri paesi"

di Sonia Renzini/ Firenze

UNIVERSITÀ, appello degli organi accademici a docenti, studenti e a tutto il personale dell'ateneo fiorenti-
no affinché partecipino alla manifestazione che si terrà oggi a Roma contro il disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti del ministro Moratti. Sempre a Roma si sono dati appuntamento in mattinata 3mila studenti delle scuole superiori fiorentine che hanno partecipato all'assemblea organizzata dalla Rete dei collettivi di tutte le scuole della provincia. Per protestare contro la politica scolastica del governo. Per quanto riguarda l'Università, invece,l'invito a partecipare alla manifestazione nazinale è scritto nero su bianco nel documento stilato al termine della riunione congiunta ieri mattina tra il Consiglio di amministrazione e quello del Senato accademico dell'Università di Firenze alla quale hanno partecipato anche il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l'assessore alla cultura di Firenze Simone Siliani e l'assessore al bilancio della provincia di Firenze Alessandro Lo Presti. Ordine del giorno, il ddl Moratti e i tagli annunciati dalla Finanziaria. Quanto basta per convincere il mondo accademico del futuro drammatico dell'Università. Non a caso nel documento viene ribadito "un pressante appello al governo e alle forze politiche perché si riapra un dibattito sulla riforma". A rischio soprattutto gli investimenti sulla ricerca che già fanno dell'Italia il fanalino di coda tra i paesi europei. "Così allarghiamo ancora di più il divario che già ci divide dagli altri paesi - dice il presidente Martini - Gli interventi proposti dal governo sono dei colpi di accetta dati alla cieca". Anche perché la Toscana con Pisa vanta un piccolo primato a riguardo, visto che gli investimenti si attestano intorno al 3.5% del Pil nazionale,, in pratica la stessa percentuale di un paese come la Finlandia. Mentre il contributo nazionale si ferma all'1%. "La Toscana con il 6.6% del totale della spesa nazionale si piazza al quinto posto tra le regioni italiane che investono di più in ricerca" si legge in una nota della Regione. Intanto, per tutto il giorno si sono svolti consigli aperti di facoltà. Per permettere agli studenti di seguirli il Senato accademico la scorsa settimana aveva disposto anche il blocco della didattica. Ma il bilancio della giornata per gli studenti è sttao tutt'altro che soddisfacente. "Chiedevamo agli organi accademici di dare un segnale politico forte - dice Simona Ferrari di Sinistra universitaria - rassegnando le dimissioni come hanno fatto i vertici del Polo di Scienze, ma le nostre richieste non sono state ascoltate, la sensazione è che non contiamo niente". I presidi e i docenti hanno scelto di attenersi alle posizioni già espresse dalla Crui, ma per gli studenti non basta. Solidarietà agli studenti viene espressa anche dal mondo del lavoro. Ieri una rappresentante sindacale della Zanussi ha partecipato al consiglio aperto di facoltà in aula magna per sottolineare l'importanza della ricerca. Perché senza investimenti adeguati non c'è futuro per le aziende. Ma il governo fa finta di niente


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