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Unità/Firenze: La scuola ha bisogno di investimenti

L’ALLARME Mancano gli insegnanti: oggi manifestazione sotto la Direzione scolastica regionale

30/03/2007
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l'Unità

Giovanni
Di Fede

resp.scuola Ds

L’opinione

È arrivato il momento di dimostrare quanto crediamo nella scuola. Risanamento e sviluppo sono due termini che devono marciare insieme.
Il Governo può tirare un sospiro di sollievo guardando l'andamento dei conti pubblici e la ripresa economica, ancorché modesta. Il positivo trend economico finanziario ha fatto ripartire la richiesta di una redistribuzione dell'extra gettito, non tutte le richieste sono in linea con una politica di rigore e sviluppo che deve proseguire. Anche la scuola, (come l'università e la ricerca), chiede maggiori risorse, ma anche riorganizzazione e razionalizzazione. Secondo il mensile Tuttoscuola negli ultimi sedici anni lo stato ha speso sempre meno nell'istruzione, (solo nel triennio 1997-2000 si registrò un incremento per funzionamento e progetti).
Però le richieste legate allo sviluppo dell'istruzione e della formazione, come dice anche il governatore della Banca di Italia Mario Draghi, diventano strategiche per far fare un salto di qualità al nostro Paese. Diventa quindi urgente riflettere sulla qualità e la quantità della spesa per le nostre scuole. Su questo sia le forze politiche sia sindacali sono pronte ad aprire un ragionamento ed assumersi i necessari impegni ma oggi, fine marzo 2007, si profila una vera e propria emergenza che si chiama offerta minima di insegnamento, ovvero allarme organici. In poche parole o si trovano i docenti o dovremo dire no a nuovo tempo pieno e avere classi con oltre 25 alunni nelle elementare o oltre 30 alunni per classe a medie e superiori.
In Italia sono 137mila gli alunni in più nel prossimo anno scolastico e nella scuola fiorentina sono circa 67 le classi in più, un quadro destinato a crescere con il prevedibile aumento della scolarità con l'introduzione del biennio unitario. Difficile immaginare come reggerà il sistema scolastico con questi numeri se non si interviene in modo straordinario e se non si programmerà un vero piano pluriennale di risorse per la scuola.
Come ha fatto l'assessore Gianfranco Simoncini che ha posto il problema al Ministro Fioroni interpretando le preoccupazioni di tanti assessori comunali e provinciali toscani, così come hanno denunciato i sindacati che oggi protesteranno direttamente sotto la Direzione scolastica regionale, anche la direzione nazionale scuola dei Ds chiede che si apra un confronto tra i ministri dell'istruzione e dell'università con il ministro del tesoro per dimostrare quanto sia prioritaria la politica scolastica per il governo.


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